Un uomo sbadatamente ha fatto cadere il proprio cellulare all’interno della cassetta delle offerta e non gli è stato restituito
Forse un po’ di rancore nei confronti della propria religione lo porterà un uomo indiano, dopo essersi recato presso un tempio per poter pregare insieme alla sua famiglia, ammirando anche le bellezze della struttura religiosa. Una giornata nel segno del proprio amore verso il suo Dio che, però, si è conclusa tra la rabbia e lo scetticismo.
Il protagonista di questa vicenda, secondo quanto riportato dai media indiani, si chiama Dinesh e lo scorso mese si era recato insieme ai suoi familiari presso il tempio di Arulmigu Kandaswamy a Thiruporur, nel distretto di Kanchipuram. Un’occasione per concedersi qualche ora di massima devozione, ma che in realtà si è conclusa con la massima delusione .
Dopo aver pregato insieme alla sua famiglia, Dinesh ha visto una hundial, ovvero una scatola di ferro che viene comunemente utilizzata nei templi indù per raccogliere le offerte. L’uomo ha quindi deciso di lasciare qualche moneta in dono, in modo che potesse essere utilizzata nella maniera più religiosa possibile, ma è successo l’imponderabile.
Mentre cercava dentro le tasche dei suoi pantaloni alcune monete da poter mettere all’interno della hundial, tirando fuori la mano il suo cellulare – un iPhone per essere precisi, gli è inavvertitamente scivolato in mezzo alle offerte.
Il telefono ora appartiene al Dio
Un imprevisto che però Dinesh aveva sottovalutato. Fiducioso si è avvicinato ad alcuni funzionari del tempio per chiedere loro se in qualche modo potessero raccogliere il suo smartphone e restituirglielo. L’uomo rimase spiazzato quando questi glielo negarono. Stando a quanto gli hanno detto, infatti, le regole del posto lo vietavano.
Tutto ciò che finiva nella cassetta delle donazioni restava lì, di proprietà del tempio, e non poteva essere restituito, neanche davanti a un incidente come quello del cellulare. Tutto quello che finisce all’interno della hundial appartiene al Dio e non gli può essere sottratto. Come se non bastasse, c’erano anche delle tempistiche da rispettare.
La scatola delle donazioni, per legge, va aperta e svuotata solo una volta ogni due mesi e quindi, anche volendo, non c’era un modo pratico per restituirgli il cellulare. Chiaramente Dinesh è rimasto spiazzato davanti a quanto accaduto e, nonostante i vari tentativi, è tornato a casa senza il suo cellulare.
Nei giorni seguenti ha presentato una denuncia nella speranza che venisse accolta. Quando la scorsa settimana, però, è tornato al tempio in occasione dell’apertura dell’hundial, il direttore del tempio Kumaravel gli ha detto: “Non sappiamo se ha lasciato cadere il telefono come offerta e poi ha cambiato idea”.