Controversa decisione della giustizia, che rilascia un uomo con 27 accuse di “esibizionismo” in luoghi pubblici: tra le vittime, anche bambini
L’incubo dell’esibizionismo, l’impossibilità di stare tranquilli in un comunissimo parco o nelle vie della città. Sembra non avere fine la paura di muoversi nelle zone pubbliche, con due inquietanti casi che gettano un’ombra oscura sulla tranquillità della comunità.

Un uomo di 36 anni, residente a Lede, è stato arrestato con l’accusa di esibizionismo e violazione dell’integrità sessuale. Il fermo è arrivato dopo una serie di segnalazioni agghiaccianti che lo collegano a ben 27 (!) episodi.
Da metà novembre, una scia di paura e indignazione ha serpeggiato tra minorenni e donne adulte, vittime di un’esposizione oscena dei genitali del protagonista. Una vergogna consumata principalmente nei pressi del parco Maldegem (Belgio), ma che ha esteso la sua ombra anche ad Aalter, Knesselare, Ursel, Lokeren, Gand, Wemmel ed Eeklo.
Un’escalation di violenza che ha richiesto un’indagine congiunta dei servizi investigativi di Aalter-Maldegem e Gand, i quali sono riusciti a stringere il cerchio attorno al sospettato, assicurandolo alla giustizia. Tuttavia, nonostante la gravità delle accuse e l’impatto traumatico subito dalle vittime, l’uomo è stato rilasciato a condizioni rigorose. Una decisione che solleva molti dubbi sulla reale efficacia delle misure restrittive.
Le segnalazioni di esibizionismo, l’arresto e il rilascio
Parallelamente, un secondo caso di esibizionismo è emerso a Maldegem, con due segnalazioni alla fine di gennaio che descrivono un individuo a bordo di un veicolo intento ad adescare giovani donne per poi esporre i propri genitali. Grazie alla prontezza delle vittime nel fornire dettagli utili alle indagini, il servizio investigativo è riuscito a identificare un uomo di 35 anni di Wielsbeke, il quale ha ammesso le proprie responsabilità.
Anche in questo caso, l’incubo si è materializzato in tutta la sua violenza, lasciando dietro di sé ferite profonde nell’animo delle vittime. L’aggressore ora dovrà rispondere delle sue azioni davanti al giudice. Anche in questo caso, la rapidità con cui è stato individuato e l’ammissione di colpa sottolineano l’importanza di una collaborazione attiva tra cittadini e forze dell’ordine.
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È abbastanza evidente, però, che non possano essere sufficienti, soprattutto se poi chi viene accusato, anche se reiteratamente, viene subito dopo rilasciato. Così è difficile arginare un fenomeno che sta diventando purtroppo sempre più popolare.
Questi due episodi, purtroppo, non sono che la punta dell’iceberg di un problema sommerso che affligge la nostra società. L’esibizionismo, spesso sottovalutato e banalizzato (a volte anche guardato con ironia), è una forma di violenza che mina l’integrità fisica e psicologica delle vittime, lasciando cicatrici profonde e durature. Ecco perché va combattuto e mai sminuito. Questa volta è successo in Belgio, ma potrebbe accadere ovunque.