La morte del 14enne alle porte di Roma ha scosso l’intera Italia e non solo la Capitale. II killer è stato fermato e i precedenti sono diversi.
La morte del ragazzo di 14 anni alle porte di Roma ha scosso l’Italia e non solo la Capitale. Per questo omicidio è stato fermato Corum Petrov. Come riportato da Il Messaggero, il 24enne attualmente si trova in stato di fermo e nelle prossime settimane inizierà il processo nei suoi confronti.
Il quotidiano italiano in un articolo si sofferma proprio sul killer e parla di un ragazzo con capelli curati, sorriso brillante, capi di abbigliamento costosi e all’ultima moda, orologi ai polsi e diversi tatuaggi. Oltre ad una presenza quasi fissa sui social (il profilo è stato chiuso dalla famiglia dopo il fermo) e un legame forte con il fratello e la madre.
I precedenti
Ma il 24enne non è assolutamente nuovo alla polizia. Nato in Spagna, alla maggiore età ha raggiunto fratelli e cugini che erano già noti agli inquirenti. Per esempio proprio i cugini Petrov (Dino è ricercato perché ritenuto responsabile dell’omicidio ndr) ebbero una discussione animata con il fratello del patrigno della vittima in un bar per una vincita sfumata alle slot machine.
In quel caso non ci furono parole, ma solo calci, pugni e devastazione del locale. I Petrov poi tornarono con la famiglia e chiesero oltre 3mila euro per quanto perso.
La ricostruzione dell’omicidio di Roma
Quanto avvenuto a Roma è al vaglio degli inquirenti. Stando alle prime informazioni, Dino Petrov ha avuto un diverbio con il patrigno del 14enne. Poi dei messaggi scambiati via Messenger tra quest’ultimo e i killer e, infine, la sparatoria avvenuta nel piazzale.
A perdere la vita, come detto, è stato il giovane e a finire in manette il 24enne. Ma i punti da chiarire sono ancora diversi e gli inquirenti sono al lavoro anche per individuare Dino Petrov, ritenuto responsabile dell’omicidio.