32enne si vede (e bacia) bambina di 12 anni: il tribunale lo “salva”

Un uomo di 32 anni è stato arrestato per aver baciato una bambina di 12 anni, ma il tribunale dopo il processo lo ‘salva’ dalla condanna

Una storia che balla tra il vergognoso e l’allucinante, che tratta temi come la pedofilia, il problema dell’utilizzo dei social per adescare minorenni e di una giustizia che sembra regredire, invece di fare passi in avanti. Questa è la storia, risalente a qualche anno fa, di una bambina di appena dodici anni e del suo ‘fidanzato’ di ben trentadue.

Martelletto
32enne si vede (e bacia) bambina di 12 anni: il tribunale lo “salva” – Martelletto

Era il 19 novembre del 2022 quando una famiglia iniziò a insospettirsi degli strani comportamenti della loro figlia. La ragazza infatti era qualche giorno che faceva delle strane richieste e che usava particolarmente di più il cellulare. Ma a far scattare l’allarme e avvertire puzza di bruciato era stata una pretesa su tutte.

La dodicenne, quel giorno, chiese infatti ai suoi genitori di andare a nuotare con una sua amica e passare qualche ora con lei. Una richiesta che hanno interpretato come strana, soprattutto se legata a quel particolare periodo che stava vivendo, al punto che dopo averle dato l’ok hanno deciso di seguirla.

Una volta arrivati a destinazione, al De Valkaart di Oostkamp in Belgio, hanno scoperto che era lì per incontrare il suo fidanzato. I due si sono baciati e hanno passato del tempo insieme. Nel frattempo, i genitori andavano a denunciare quando stava accadendo.

Sospensione della pena

L’uomo aveva conosciuto la ragazza su Snapchat e le aveva confessato di avere ventuno anni. Questo era conscio che la ragazza ne avesse dodici, ma ignorava completamente il fatto. Così durante le loro chat arrivò a chiedergli anche tre foto di nudo. Durante il primo appuntamento i due si sono baciati più volte, con lui che l’avrebbe toccata anche in parti più intime.

Snapchat
Sospensione della pena – Cityrumors.it

Successivamente alle indagini condotte, il pubblico ministero ha chiesto per lui una pena detentiva effettiva di tre anni, mentre la parte civile ha chiesto in via provvisoria 1.000 euro di danni, con la difesa che invece spingeva per l’assoluzione.

In particolar modo il suo avvocato sosteneva, infatti, che l’imputato non avesse alcuna intenzione sessuale con la dodicenne: “Capisco la rabbia dei genitori, ma non c’era alcun interesse sessuale da parte del mio cliente”. Lui stesso avrebbe specificato: “Volevo solo poter parlare con qualcuno” chiedendo l’assoluzione.

Una richiesta fuori luogo, che lo scorso lunedì non ha avuto seguito. A due anni e mezzo di distanza il trentaduenne è stato dichiarato colpevole, ma per lui non ci sarà il carcere. Il giudice ha decretato una sospensione della pena di due anni, ma dovrà riconoscere alla ragazza e ai suoi genitori sono stati riconosciuti in via provvisoria 1.002 euro di danni.

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