Abusa e filma violenza su minore insieme al compagno, guai non da poco per la vicepreside: gli ultimi aggiornamenti
Una vicenda che, in passato, ha sconvolto il Regno Unito (tra il 2018 ed il 2021) ma che nell’ultimo periodo ha fatto nuovamente discutere. In primis per le decisioni che sono state prese. Protagonista (assolutamente in negativo) di quanto accaduto una vicepreside di un istituto. Anzi, una ex insegnante visto che le è stato vietato di tornare in cattedra. Ed il motivo è evidente ed, allo stesso tempo, preoccupante.
Secondo quanto riportato da alcune fonti e media locali pare che la donna sia accusata di aver abusato di una bambina di meno di 13 anni. Non ha fatto tutto da sola ma con “l’aiuto” del compagno. Il tutto si è verificato nella scuola di St George’s Central Primary School a Tyldesley, vicino a Wigan. A quanto pare la donna (in più di una occasione) aveva scattato e registrato bambini. Successivamente il materiale veniva condiviso con il proprio fidanzato. Motivo? Alimentare le loro fantasie sessuali.
Abusava di minorenne e filmava violenza: coppia nei guai
Protagonisti di questa inquietante vicenda Julie e David Morris, lei insegnante e lui meccanico. Conosciuti nel 2016 la loro storia d’amore è andata avanti su fantasie sessuali incentrate sui bambini. Julie scattava fotografie ai bambini che frequentavano la sua scuola e le inviava al compagno. Poi l’abuso su una bambina minorenne. Non solo ah dovuto subire ricatti, ma anche registrata dall’uomo. Filmato che, successivamente, ha visto insieme alla sua compagna.
Poi la denuncia degli abusi e l’arresto da parte della polizia del Merseyside. Nel corso delle indagini sono stati analizzati i cellulari di entrambi. La scoperta è stata scioccante: un registro lungo 175mila pagine dove venivano riportati commenti inappropriati e “malati” nei confronti dei bambini. Un abuso che si era verificato nel 2018, ma che è stato scoperto tre anni più tardi. A riportare il tutto il quotidiano inglese “The Mirror“. Gli agenti di polizia avevano intercettato i messaggi telefonici che l’uomo stava condividendo con un’altra persona.
In merito a questa vicenda la vicepreside è stata condannata a 13 anni e 4 mesi di carcere, dopo aver ammesso 18 reati sessuali, inclusi due casi di stupro. Il compagno, invece, dovrà scontare una pena di 16 anni, con una proroga di 4 anni, dopo aver confessato 34 reati tra cui sette casi di stupro. La donna, nel mese di questo febbraio, aveva presentato istanza per un suo possibile ritorno a scuola: decisione che è stata rigettata dal giudice.