Abusi a Castellammare, la professoressa davanti al gip: le sue parole sono chiare

La vicenda dell’arresto dell’insegnante di sostegno nel comune campano continua a tenere banco. La 37enne è stata ascoltata dal giudice

Prima i presunti abusi, poi l’aggressione del 14 dicembre da parte di alcuni genitori e, infine, l’arresto. La vicenda professoressa di sostegno di Castellammare continua ad essere sulle pagine di storia anche perché sono diversi i punti da chiarire. Il fermo è scattato nei giorni scorsi dopo la denuncia presentata dalle madri e dai padri degli alunni. L’accusa è quella di maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti di alcuni ragazzi.

Auto dei carabinieri
Abusi a Castellammare, la professoressa davanti al gip: le sue parole sono chiare (Ansa) – cityrumors.it

Ma la professoressa, dopo giorni di silenzio, ha deciso di respingere tutte le accuse durante l’interrogatorio di garanzia. Parole molto chiare e versione completamente differente rispetto a quella raccontata dai genitori. Naturalmente ora toccherà agli inquirenti cercare di ricostruire meglio quanto successo e capire se le accuse avanzate nei suoi confronti sono reale o dietro, come ammesso dalla stessa insegnante, c’è una sorta di ritorsione in seguito ad una segnalazione.

La ricostruzione della vicenda e la posizione dell’insegnante

Il tutto è partito lo scorso 14 dicembre quando alcuni genitori si sono presentati a scuola per aggredire l’insegnante di sostegno per i presunti abusi nei confronti dei figli. Una versione che la docente, ora in carcere, non ha mai confermato. La donna, come ribadito anche davanti al Gip, ha parlato sempre di una sorta di ritorsione nei suoi confronti dopo aver trovato due ragazzi a fumare in bagno e segnalato il comportamento alla direzione.

Anche durante l’interrogatorio di garanzia ha confermato questa ipotesi spiegando che le immagini hard, gli audio espliciti e le lettere sono estrapolati da un discorso molto più ampio fatto con uno dei ragazzi e decontestualizzati. L’insegnante insiste nel parlare di una sorta di vendetta a causa della sospensione per averli sorpresi fumare.

Un carabiniere davanti la scuola
La ricostruzione della vicenda e la posizione dell’insegnante (Ansa) – cityrumors.it

Ma su questo, come precisato in precedenza, toccherà gli inquirenti fare chiarezza. L’insegnante ha parlato di “rapporti di natura didattica con i propri alunni“. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per cercare di capire meglio l’accaduto.

Le foto hard trovate nel telefonino

Al momento al centro dell’indagine ci sono i presunti abusi nei confronti degli alunni e quindi le 17mila foto porno trovate nel telefonino dell’insegnante non sono state affrontate in questo interrogatorio. Non è da escludere che nei prossimi giorni la docente possa essere sentita anche sulla presenza di quelle immagine sul proprio smartphone.

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