È scoppiato il caos per l’introduzione del personaggio della regina Nikkolah, che tanto sta facendo parlare di sé negli ultimi giorni
Ha fatto tanto discutere la questione della regina Nikkolah, in Belgio. Si tratta di un personaggio femminile, di colore, che per Natale ha offerto dolcetti a tutti i bambini. È una figura che si è contrapposta a quella estremamente festosa e gioiosa di Sinterklaas (Santa Claus), accompagnato sempre dal suo aiutante, abbastanza controverso, Zwarte Piet, o Pietro il Nero. La polemica, come raccontato dal The Guardian, è scoppiata solo dopo la notizia che proprio la regina avrebbe visitato il municipio di Gand questa settimana, per prendere parte a un evento di circa 200 persone. Questa iniziativa non è andata giù ai politici conservatori e di estrema destra, che hanno prontamente accusato il personaggio di minacciare la tradizione e di utilizzare questa occasione solo per promuovere un’agenda politica.
Il sindaco della città, però, ha subito reagito, annunciando che la visita sarebbe stata spostata in un’altra sede. Ha preso questa decisione proprio per non creare alcuna confusione tra Nikkolah e Sinterklaas, che proprio poche settimane prima aveva visitato il municipio. “Non c’è niente di sbagliato in Sinterklaas come lo conosciamo. Non dovremmo cercare di trasformarlo in qualcos’altro”, ha detto Mathias de Clercq, sindaco di Gand, all’agenzia di stampa Belga. Anneleen Van Bossuyt, una politica del partito separatista fiammingo N-VA, ha sostenuto, invece: “L’evento è assolutamente inaccettabile. Non dovremmo lasciare che le nostre tradizioni ci vengano portate via”.
Dal canto suo, l’artista che ha creato il personaggio della regina Nikkolah ha respinto tutte le accuse, che vedono questa figura come un rifiuto della tradizione: “La gente vede la regina Nikkolah come una minaccia”, ha detto Laura Nsengiyumva, architetto e artista belga di origine ruandese. “Ma se non mi fosse piaciuta questa tradizione, non l’avrei ripresa. È anche il desiderio di farne parte”. L’idea l’ha avuta nel 2017, cercando un’alternativa alla narrativa tradizionale di Sinterklaas e Zwarte Piet. Quest’ultima, in particolare, è da sempre una figura vista come assolutamente razzista, soprattutto a causa della sua interpretazione da parte di uomini bianchi travestiti con volti anneriti, parrucche ricce e labbra rosse.
Inizialmente, infatti, questo personaggio era un diavolo, e solo tempo dopo hanno deciso di raffigurarlo ‘di colore’, durante l’era coloniale. Nsengiyumva, però, crede ancora che la tradizione porti avanti tantissimi pregiudizi razziali contro molti nella società: “Alla radice di ciò c’è che si tratta di un personaggio di discendenza afro che è al servizio di Sinterklaas. Penso che sia parte di molti traumi infantili per i belgi neri, per gli afro-belgi”.
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