Un nome pesante soprattutto per la magistratura” si riferisce alle diverse vicende giudiziarie che hanno coinvolto Gianni Alemanno.
Sembrerebbe la trama di un film ma è realtà, prima la Costituzione poi l’umanità, da parte dei giudici ovviamente. Perché alla fine è triste sapere dietro le sbarre di Rebibbia, l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno. In Galera per un reato che non si sa cosa detiene davvero di serio.
È importante ricordare che, nonostante le condanne, vige sempre la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. Tuttavia, è innegabile che le vicende giudiziarie abbiano reso il nome di Alemanno “pesante” per la magistratura, a indicare un soggetto che ha richiesto e continua a richiedere l’attenzione degli inquirenti e dei giudici.
Il destino complicato di Alemanno: ma davvero deve stare chiuso a Rebibbia?
Ma davvero per lui deve esserci una pena severa? Lui, Alemanno, che subì fortemente la questione di “mafia capitale”, tanto che gli inflissero una condanna politica in grado di macchiarlo definitivamente. Forse per lui la pena più grande è quella di non concedergli la libertà di pensiero.
Gianni Alemanno Arrestato: Violazione degli Obblighi di Sorveglianza, infatti. L’ex sindaco di Roma ed ex ministro Gianni Alemanno è stato arrestato la sera del 31 dicembre per violazione degli obblighi imposti dai magistrati di sorveglianza. Attualmente si trova nel carcere di Rebibbia. Alemanno era stato precedentemente condannato a un anno e dieci mesi di reclusione e affidato ai servizi sociali. Tuttavia, i giudici lo accusano di non aver rispettato le prescrizioni, portando alla revoca della misura alternativa e al suo arresto. Forse la paura, è quella di vederlo scappare?