Allarme dal Paese, spezie cancerogene: a rischio più di 500 prodotti

Allarme dal Paese estero, spezie risultate cancerogene: a rischio più di 500 prodotti, gli ultimi aggiornamenti 

Un vero e proprio allarme quello che arriva direttamente dall’India, in particolar modo da alcune aziende del posto come la “Mdh” e la “Everest“. Crescono, sempre di più, sospetti sulle loro spezie che vengono esportate in tutto il mondo. Tra i Paesi che accolgono i contenuti anche l’Italia. A quanto pare, però, le ultime notizie non sono affatto delle migliori visto che determinati prodotti potrebbero contenere delle sostanze cancerogene.

Allarme dall'India
Spezie cancerogene (Pixabay Foto) Cityrumors.it

I primi Paesi a bloccare le esportazioni sono stati Hong Kong e Singapore. Motivo? Per via degli altissimi livelli di “ossido di etilene” che non fanno per nulla bene al corpo umano. Sostanze che, a quanto pare, si trovano all’interno di questi prodotti. Immediato, infatti, è stato il ritiro. Notizia che, con il passare delle ore, si è è diffusa sempre di più ed ha allarmato il resto dei paesi.

India, allarme spezie cancerogene: a rischio più di 500 prodotti

Successivamente è stato il turno degli Stati Uniti D’America che hanno deciso di avviare una indagine sulle spezie cancerogene. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Sole 24 Ore“, dopo alcuni giorni di silenzio, anche le autorità del Paese indiano hanno deciso di passare all’azione e di fare chiarezza su questa vicenda.

Allarme dall'India
Spezie cancerogene (Pixabay Foto) Cityrumors.it

Proprio le autorità indiane hanno fatto sapere che sono pronti ad effettuare dei test e delle ispezioni nell’industria delle spezie. L’obiettivo, infatti, è quello di capire se c’è effettivamente la presenza di sostanze cancerogene nei prodotti finali. In precedenza abbiamo parlato dell’ossido di etilene, ma di che cosa si tratta precisamente? Non è altro che un tipo di gas inodore ed incolore che viene utilizzato per la sterilizzazione dei prodotti nel settore farmaceutico e medico.

Un ossido infiammabile, irritante e tossico se viene inalato. Fungono da disinfettanti e disinfestanti contro batteri. funghi e virus. In India potrebbe essere utilizzato anche per la decontaminazione dei silos e dei magazzini. Proprio lì sono tenuti in conservazione gli alimenti prima che attraversino la fase del ciclo produttivo. Secondo quanto annunciato dalla European Food Safety Authority sono ben 527 i prodotti alimentari indiani a forte rischio.

Questo tipo di ossido, in Europa, è assolutamente vietato nell’industria alimentare. Solamente l’individuazione di questa sostanze ha portato a respingere quasi un centinaio di spedizioni. Basti pensare che poco più della meta dei prodotti (332) arrivavano proprio dall’India.

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