Aumentano i casi di una malattia infettiva sconosciuta tra i cani: i veterinari hanno lanciato l’allarme, cosa sta succedendo e dove.
I veterinari di tutto il mondo sono sempre più preoccupati per una nuova malattia, scoperta di recente, e che sta colpendo centinaia di cani negli Stati Uniti. I primi casi sono stati localizzati proprio in alcuni stati del Nord America, a partire dalla seconda metà di agosto 2023. La maggior parte sono stati individuati sulla costa nord occidentale, ma altri si sono verificati anche in Colorado, Illinois e New Hampshire. Ciò che fa preoccupare è il fatto che si tratterebbe di una malattia completamente sconosciuta ai veterinari. E che al momento non sembra avere una cura.
Ad oggi sono circa 200 i casi accertati a partire da metà agosto e solo nel mese di novembre i veterinari americani sono riusciti a sapere qualcosa di più sulla misteriosa malattia. Secondo quanto riferito in un comunicato stampa del 9 novembre 2023 dal Dipartimento dell’Agricoltura dell’Oregon, si tratta di una malattia respiratoria infettiva atipica. Tra i sintomi più comuni ci sono tosse, starnuti, secrezione oculare/nasale e letargia. Sintomi molto comuni dell’influenza, il che rendono questo virus difficile da identificare. Fortunatamente non si tratta di una malattia mortale: solo alcuni casi si sono rivelati tali.
Misterioso virus canino negli Stati Uniti: più di 200 casi e non si conosce la cura
La preoccupazione e il livello di allerta rimane comunque alto su tutto il territorio, dato che il virus colpevole dei sintomi è totalmente sconosciuto. E i medici non sanno quali farmaci adottare per debellarlo. Il veterinario Ryan Scholz, dell’American Veterinary Medical Association ha dichiarato: “Sulla base dell’epidemiologia delle segnalazioni, i casi sembrano condividere un’eziologia virale, ma i test diagnostici respiratori comuni sono stati in gran parte negativi”. Come detto, i sintomi sono quelli di un’infezione delle vie respiratorie, ma sono resistenti alle classiche terapie farmacologiche ad oggi conosciute.
“I decessi non sembrano essere una parte importante della sindrome che stiamo indagando, con animali che raramente sviluppano una polmonite acuta e fatale” ha rassicurato un altro medico, il dottor David Needle, patologo dell’Università del New Hampshire. Nell’attesa di scoprire di quale virus si tratta e di come contrastarlo, i veterinari statunitensi stanno avvisando particolare cautela ai proprietari di cani. Tra gli accorgimenti da prendere: non far entrare in contatto i cani con altri sconosciuti, tenerli in casa se sono malati e, soprattutto, non farli bere da ciotole di acqua condivise.