Allarme Dengue, possibile pericolo anche in Italia? Il professore Roberto Burioni ha voluto fare il punto della situazione
In Sudamerica la situazione non è affatto sotto controllo. Anche perché gli ultimi dati che sono stati emanati parlano chiaro. Le infezioni da Dengue in Brasile ma anche in altre nazioni come Perù, Argentina e molto altre, si sta diffondendo sempre di più. Il numero dei morti sta aumentando, proprio come le infezioni. Inutile ribadire che la preoccupazione sta aumentando. Tanto è vero che anche nel nostro Paese la popolazione, dopo il Covid, si sta interrogando per capire se anche l’Italia è in pericolo.
In merito a ciò è arrivata la pronta risposta da parte di Roberto Burioni. Il professore di microbiologia e virologia all’università “Vita-Salute” del San Raffaele a Milano. Dal suo canale ufficiale di “X” ha pubblicato un messaggio molto chiaro: “L’unico modo per stare tranquilli è non avere zanzare tigre“. Un post per cercare di fare chiarezza in merito alla febbre Dengue che, specialmente in America Latina, sta diventando una vera e propria emergenza.
Dengue, allarme in Italia? Burioni rivela: “Ecco qual è il rischio”
Nel corso di quest’anno, nel nostro Paese, sono stati annunciati più di 100 casi (per la precisione 117): “Fino a questo momento, per fortuna, tutti i casi di Dengue avvenuti in Italia sono importati. Ognuno di questi, però, presenta un rischio: quello di poter essere punto da una zanzara tigre che potrebbe successivamente trasmettere per tutta la sua vita l’infezione ad altri individui“.
L’unica soluzione per non andare incontro a possibili focolai di questa malattia sudamericana passa direttamente dalla neutralizzazione degli insetti. Gli stessi che possono andare a veicolare il contagio. Di conseguenza Burioni ha fatto chiarezza anche quando un caso viene diagnosticato e, successivamente, anche cosa si fa subito dopo.
“In modo tempestivo vengono messe in atto delle disinfestazioni. Una cosa molto giusta ma che, allo stesso tempo, potrebbe anche non risultare del tutto sufficiente“. Poi ha rivelato un dato importante: ovvero che il 50% dei pazienti infettivi risulta essere asintomatico. L’unico modo, quindi, per stare tranquilli è quello di non avere zanzare tigre.
In conclusione ci ha tenuto a fare una vera e propria precisazione: ovvero che non può mai esistere una possibile trasmissione che passa da uomo verso un altro uomo. Una malattia che non si batte con il vaccino, ma contro le zanzare. “Abbiamo eradicato la malaria in 4 anni nel 1946, eliminare il rischio Dengue nel 2024 è una scelta“.