Allarme nel Paese, il batterio “carnivoro” fa davvero paura: stabilito il record di morti in quest’anno. Pronto ad arrivare in Europa?
Un vero e proprio allarme quello che si sta diffondendo, con il passare dei giorni, in Giappone. Oramai non si sta parlando d’altro se non di una rara e pericolosa infezione batterica che si sta diffondendo, sempre di più, nel Paese asiatico. Tanto è vero che le autorità stanno avendo non poche difficoltà nell’identificare la causa. Secondo quanto riportato dagli ultimi dati del NIID pare che ci sono stati ben 941 casi della sindrome STSS (shock tossico streptococcico) nel 2023.
Il Governo giapponese, in questo 2024, è consapevole che questo tipo di dato possa aumentare sempre di più. Così come si può registrare un nuovo record di persone morte. Nei mesi di gennaio e di febbraio sono stati segnalati 378 casi. Secondo quanto riportato da quotidiano “The Guardian“, di questi casi, 47 sono stati neutralizzati in tutte le 47 prefetture del Giappone. Tranne, però, in due. L’infezione in questione è per un terzo dei soggetti a cui è stata diagnosticata la STSS, un batterio che tende a colpire persone dai 30 ai 50 anni.
Come ci si infetta? A quanto pare basta un semplice starnuto da parte di chi ha il batterio oppure un semplice contatto con una ferita aperta. Il batterio in questione entra nel flusso sanguigno o nel liquido cerebrospinale e va disperdendosi negli organi. Tutto questo provoca dei guasti multipli, non da poco, agli organi e necrosi nei tessuti muscolari. Il Ministero della Salute giapponese ha voluto lanciare l’allarme ed ha chiesto alla popolazione di fare molta attenzione e di tenere alta la guardia.
Un problema che, però, potrebbe non riguardare solamente il Paese asiatico. Motivo? Questo tipo di infezione potrebbe tranquillamente raggiungere anche l’Europa. Proprio come è avvenuto con il Covid quattro anni fa (direttamente dalla Cina). In Giappone, infatti, questo batterio si sta diffondendo sempre di più e l’allarme si fa sempre più alto. In merito a questa vicenda ne ha parlato Patricia Guillem, professoressa di epidemiologia, sanità pubblica e medicina all’Università Europea.
La professionista afferma (nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano ‘Ideal.es‘) che può arrivare in Europa visto che stiamo parlando di un agente infettivo e che ha altissime probabilità di diffusione. Preoccupazione anche da parte dell’Oms che, in una nota, fa sapere che dal 2022 i numeri sono in aumenti in Paesi europei come. Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Svezia e Regno Unito. Motivo? Sono stati registrati un aumento di casi della malattia invasiva per via di questo streptococco.
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