Un nuovo rapporto dell’Oms lancia un nuovo allarme e ai giovani chiede di prestare la massima attenzione: “I numeri sono preoccupanti”
Numeri in calo e nuovo allarme dell’Oms. L’Organizzazione mondiale della sanità tramite un rapporto ha evidenziato un dato preoccupante in Europa e lanciato un invito ai giovani: quello di prestare la massima attenzione perché altrimenti le conseguenze possono essere molto gravi.
Una tendenza che è in aumento ormai da diverso tempo e per questo motivo c’è molta preoccupazione all’interno dell’Oms. La speranza è che con questo rapporto e messaggio ci possa essere un cambio di trend per scongiurare il pericolo di malattie molto gravi.
L’allarme Oms: “In Europa il preservativo si utilizza sempre meno”
In Europa negli ultimi anni si sta registrando un aumento del sesso non protetto. Nel rapporto Oms, citato dall’Adnkronos, si precisa come “è preoccupante il calo del preservativo tra gli adolescenti” al quale bisogna aggiungere anche “l’aumento del rischio di infezioni sessualmente trasmissibili e di gravidanze indesiderate“.
Secondo il report, quasi un terzo degli adolescenti ha dichiarato di non aver utilizzato la protezione nell’ultimo rapporto. È un dato molto simile a quello del 2018. “Il fatto che una percentuale sostanziale dei giovani dice di avere rapporti sessuali liberi può avere conseguenze importanti“. L’altro dato che viene evidenziato da questo studio è che il calo abbraccia più Paesi e regioni e per questo motivo c’è bisogno di un intervento per affrontare queste tendenze e promuovere pratiche sessuali più sicure. Il direttore dell’Oms Europa ha parlato di dati sconfortati e sorprendenti.
L’invito dell’Oms agli Stati
Per l’Oms è necessario intervenire nel minor tempo possibile per cercare di riportare il sesso sicuro a livelli più alti di quello odierno. La richiesta da parte dell’Organizzazione mondiale alla sanità è quindi quella di mettere in campo “una azione immediata e sostenuta per convincere i giovani ad utilizzare il preservativo e la pillola anticoncezionali.
Solo in questo modo per l’Oms si può invertire la tendenza e portare i giovani ad adottare le protezioni quando si fa una attività sessuale. I dati, infatti, sono molto simili a quello del 2018. Da qui la necessità di un cambio di strategia per evitare rischi di salute e, di conseguenza, malattie che potrebbero avere conseguenze molto più gravi.