Andrea Quondamatteo, tutto quello che serve sapere in merito al capitano che ha abbattuto il drone degli Houthi
In questi giorni, in quel di San Benedetto del Tronto (ma in tutto il resto del Paese) non si sta parlando d’altro se non di lui: Andrea Quondamatteo. Un cognome a dir poco insolito, ma non concentriamoci su questo, piuttosto per quello che ha fatto e che ha reso orgoglioso la sua città. Soprattutto i genitori (madre defunta e padre sempre imbarcato). Di chi stiamo parlando? Del capitano della nave italiana “Caio Duilio” che ha abbattuto il drone degli Houthi.
Si trova nel Mar Rosso visto che comanda il cacciatorpediniere della Marina Militare. E’ stato proprio lui a dare il “via libera” per l’abbattimento del drone. Ne ha parlato nel corso di una intervista che ha rilasciato a ‘Sky Tg24‘. Nella stessa ha affermato che ora la situazione è sotto controllo e che non ci sono altre minacce intorno alla nave né possibili altri attacchi.
L’obiettivo, quindi, è quello di garantire la massima sicurezza alla sua nave. Anche se, allo stesso tempo, afferma che i rischi ci sono e possono arrivare proprio da un momento all’altro. Il tutto lo ha descritto con due parole: “Conflict zone“. Il pericolo numero uno, ovviamente, sono gli Houthi che con i loro droni e missili possono provocare non pochi problemi. I comandanti dei mercantili dichiarano di essere molto preoccupati, ma la situazione non sembra dare (almeno per il momento) forti preoccupazioni.
Andrea Quondamatteo, il capitano che ha abbattuto il drone Houthi
La loro presenza sulla nave e nel Mar Rosso significa “tranquillità” per tutti. Lo dimostrano i tantissimi messaggi di affetto e di congratulazioni che stanno arrivando proprio nelle ultime ore. Proprio nella giornata di ieri la nave ‘Duilio’ si è difesa da un attacco. Queste sono alcune delle sue parole: “Il profilo era minaccioso e, a seguito di riconoscimento ottico attraverso i sensori di bordo di un drone, della stessa tipologia e comportamento di quelli che nei giorni scorsi si sono resi autori degli attacchi al traffico mercantile in area, Nave Duilio ha reagito per autodifesa“.
Anche il ministero della Difesa ha voluto commentare questo episodio, specificando che il drone si trovava a sei chilometri dalla nave italiana ed era in volo verso di essa. Quello degli Houthi è stato decifrato come una gravissima violazione del diritto internazionale ed un attentato alla sicurezza dei traffici marini.
I complimenti arrivano anche dal ministro della Difesa, Guido Crosetto: “Questi attacchi sono parte di una guerra ibrida, che usa ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni Paesi ed aiutare altri“.