Anniversario strage di Ustica, Bonfietti: “Non c’è ancora un pezzo di verità…”

A Cityrumors.it parla la presidente dell’associazione dei parenti delle vittime che non si arrende e ribadisce: “E’ chiaro quello che è successo, da Roma aspettiamo notizie dai giudici”

Non ci siamo mai arresi, mai e continueremo a cercare e a pressare chiunque affinché dica ufficialmente e veramente quello che è successo, anche se noi lo sappiamo benissimo ed è agli atti. E allo stesso tempo continuiamo a dire con forza che manca un pezzo di verità e pretendiamo, ovviamente, che sia aggiunto a tutto quello che già si sa su questa vicenda nel più breve tempo possibile. Questo è chiaro, questo è quello che i parenti delle vittime chiedono da troppo tempo”. Determinata e più risoluta che mai Daria Bonfietti, la tenace presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime di Ustica che a Cityrumors.it spiega la situazione processuale e quello che bisogna attendere: “Che la Procura di Roma, visto che ha ancora aperto le indagini ci faccia sapere qualcosa, ma a breve”.

La testimonianza
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accompagnato Daria Bonfietti, Presidente dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, visita il Museo per la Memoria di Ustica (Ansa Cityrumors.it)

 

Nei giorni dell’anniversario, la presidente dell’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, a pochi giorni dall’anniversario da quel 27 giugno 1980, quando persero la vita i 77 passeggeri e i quattro membri dell’equipaggio del volo Dc-9 targato Itavia, non dimentica mai e proprio in questo periodo ci sono tante inchieste come quella che ha sviluppato Sky o quella della rai con il ritorno di Massimo Giletti “Una breccia nel muro”. “L’importante è che se ne parli sempre, che la gente non dimentichi mai quello che è successo e quello che ha detto l’ex presidente Amato, ad esempio, come la Francia debba chiedere scusa, anche perché ci sono state persone che sono state ammazzate e nessuno ha pagato quanto doveva, ma non parlo solo di soldi”, dice la Bonfietti che è sempre più determinata che mai.

“Si chiuda l’istruttoria in brevissimo tempo, basta”

Il ricordo
Un convegno in ricordo di Andrea Purgatori il giornalista che ha impiegato tutta una vita per denunviare che fu un missile a distruggere il Dc9 Itavia nei cieli di Ustica (Ansa Cityrumors.it)

 

Per la Bonfietti non c’è più tempo per aspettare: “Dopo che un giudice della Repubblica ci ha consegnato le cause dell’evento, cioè che il Dc-9 è stato abbattuto e dopo che sappiamo che in cielo quella sera c’erano aerei americani, francesi, belgi e alcuni libici con transponder spento, perché lo hanno detto gli esperti della Nato al giudice Priore decrittando i tabulati radar, sono passati 16 anni dalle dichiarazione dell’allora premier Cossiga e manca ancora un pezzo di verità”.

Per la presidente dell’associazione dei parenti delle vittime di Ustica non c’è pace fino a quando tutto resterà così: “Noi chiediamo di terminare questa seconda, eterna fase istruttoria rispetto agli autori materiali, affinché si possa con chiarezza muovere le considerazioni su quello che è stato fatto e poi essere più precisi nelle richieste alla politica. Perché, se non ci arriva la magistratura a determinare chi ha abbattuto un aereo civile in tempo di pace, speriamo che il governo si muova per farsi dire dai suoi alleati finalmente la verità su quella sera”

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