Il giudice l’ha condannata a 20 mesi di carcere: ora dovrà pagare per ciò che ha fatto dopo che è riuscita a guadagnare migliaia di euro
È arrivata la decisione finale riguardo una delle storie di truffa più incredibili dell’ultimo periodo. La protagonista è una ragazza giovanissima, di soli 22 anni, che è stata arrestata di recente per aver estorto con l’inganno numerose migliaia di euro ad alcuni sconosciuti.
La vicenda è avvenuta in Belgio, a Tongeren: il giudice ha condannato la truffatrice a ben 20 mesi di carcere con sospensione della libertà vigilata. Infatti si divertiva a offrire, tra gli altri, diversi prodotti elettronici di Apple, Bose e Nintendo, senza però spedire mai la merce agli acquirenti. Sono cadute nella sua trappola, ingegnata accuratamente tramite false pubblicità online veramente ben fatte e accattivanti, 79 persone, che le hanno consegnato i propri soldi. Il totale che la ragazza ha guadagnato da quest’operazione si aggira intorno ai 7mila e 500 euro. Una cifra altissima se pensiamo a ciò che ha fatto.
Cosa è successo
Il tutto è avvenuto tra il giugno 2019 e il maggio 2022: metteva in vendita smartphone, altoparlanti, giochi e tablet di marchi famosissimi quali Apple, Samsung, Bose e Nintendo senza possederne nemmeno uno. In moltissimi ci sono cascati, circa 79, e si sono fatti fregare. Il suo modus operandi era ormai chiaro a tutti e sempre lo stesso: metteva annunci su siti di seconda mano, o su Facebook, negoziava il prezzo via chat, si faceva dare i soldi e non spediva la merce che aveva promesso. “Ha cercato le vittime che vivevano un po’ lontano da lei perché comunque non sarebbero venute a trovarla”, ha spiegato attentamente il giudice di Tongeren nella sentenza. Un piano ben architettato, quindi, andato avanti per svariati anni senza che nessuno se ne accorgesse.
La sua mossa, inoltre, era quella di utilizzare sempre un nome falso, anche se molto spesso i numeri dei conti bancari potevano essere ricollegati a lei. In più, se un acquirente era particolarmente insistente nel richiedere un rimborso, gli inoltrava una ricevuta falsa. La 22enne, arrivata a questo punto, ha confessato i fatti. Il giudice di Tongeren non ha potuto fare altro che condannarla a venti mesi di reclusione e a 800 euro di multa, pochissimi in confronto a quelli che ha rubato. La pena comunque è stata sospesa in condizioni di libertà vigilata a causa dei suoi problemi con il gioco d’azzardo.