Antartide: si stacca l’iceberg più grande al mondo, ma per la Terra può essere anche un bene

Riprende a muoversi dopo quasi 40 anni l’iceberg più grande del mondo, si era staccato dall’Antartide nel 1986, ma era rimasto incagliato nel fondale

Il suo nome è A-23a e ora è di fatto un’isola di ghiaccio. Con i suoi 3.880 Km quadrati è il più grande del mondo e ha ripreso a muoversi a distanza di 37 anni dall’ultima volta. Il motivo è legato alle sue dimensioni che, col tempo, causa lo scioglimento dei ghiacci, si sono ridotte. Rimasto di fatto incagliato nel fondale del Mare di Weddell, a Nord-Ovest del continente antartico, oggi gli esperti spiegano che le correnti lo spingeranno verso l’Oceano Atlantico meridionale.

Un iceberg grande come un’ isola – Cityrumors.it –

 

Agli inizi degli anni Ottanta l’iceberg A23a faceva ancora parte della piattaforma di ghiaccio Filchner, da cui però si era successivamente staccato a causa delle non rare esplosioni del ghiaccio in Antartide. L’allora Russia, che aveva una stazione di ricerca nella stessa zona, decise infatti di chiuderla e recuperare tutta l’attrezzatura, credendo che prima o poi la massa di ghiaccio sarebbe andata alla deriva.

Un’ isola di ghiaccio in movimento

Si chiama A-23a, si era staccato dall’Antartide nel lontano 1986, ma era poi rimasto incagliato nel fondale del Mare di Weddell, a Nord-Ovest del continente antartico, diventando di fatto un’isola di ghiaccio. Ma ora ha ripreso a muoversi anche per colpa del riscaldamento globale che ha sciolto una parte della massa di ghiaccio di cui è composto, disincagliandolo. Nell’ultimo anno, è andato alla deriva a velocità sostenuta e ora sta per riversarsi oltre le acque antartiche, dirigendosi in prossimità dell’isola di Joinville. A-23a vanta ad oggi il primato di iceberg più grande del mondo, ha infatti una superficie di quasi 4.000 km quadrati, è vasto più del doppio della superficie di Londra anche considerando che il precedente primatista, denominato A-76 e dalle dimensioni di oltre 4.300 Km quadrati, si è disgregato dopo essersi staccato dall’Antartide nel 2021. In assoluto l’iceberg più grande mai documentato è stato B15, staccatosi dalla piattaforma di Ross nel 2000. Arrivava a circa 11.000 Km quadrati di estensione.

L’importanza degli iceberg

A dare la notizia è stata l’organizzazione britannica British Antarctic Survey che ha documentato il viaggio di A-23a grazie alle immagini catturate dal satellite europeo Sentinel-1, parte del programma di osservazione della Terra, “Copernicus”, curato dall’Agenzia Spaziale Europea e dalla Commissione Europea.  Andrew Fleming, esperto di telerilevamento del British Antarctic Survey, dice “Ho interpellato un paio di colleghi, chiedendomi se ci fosse stato qualche cambiamento nelle temperature dell’acqua della piattaforma che avrebbe potuto provocare il movimento, ma l’opinione comune è che sia semplicemente arrivato il momento in cui la presa di ancoraggio è diminuita. Doveva succedere, dopo quasi 30 anni, ho individuato il primo movimento nel 2020″. Il movimento di grandi masse di ghiaccio non è per forza un male per la nostra terra anzi, i loro spostamenti e il loro scioglimento sono fondamentali per gli ecosistemi oceanici. Durante il loro spostamento, infatti, rilasciano la polvere minerale che è stata incorporata nella loro massa quando facevano parte dei ghiacciai che raschiavano il fondo roccioso dell’Antartide. Questa polvere è fonte di nutrimento per gli organismi che costituiscono la base delle catene alimentari oceaniche.

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