Anti-terrorismo, arrestato un giovane per proselitismo: cosa sta succedendo

Si tratta di un’inchiesta, coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica e viene condotta in maniera coordinata e con attenzione

Momento delicato e sul quale non bisogna trascurare niente. Quanto sta accadendo in Medio Oriente sta pone un’attenzione molto particolare per quello che può accadere in Europa, soprattutto sul fronte del terrorismo.

In ambito di questa attenzione così seria, un giovane è stato arrestato a Bergamo per “attività di proselitismo sul web“, nell’ambito di una inchiesta sull’antiterrorismo tra Bergamo e Brescia che probabilmente va avanti da almeno un anno, ovvero da quando fu fermato sempre un ragazzo che inneggiava alla Jihad.

In questo momento sono in corso le perquisizioni da parte della Polizia di Stato che sta cercando di capire e approfondire di cosa si stratta esattamente, se di una persona che scrive e basta sui social oppure fa qualcosa di ben più serio che coinvolga anche altre persone.

Alla base, per il momento, si tratta di un 22enne di origini egiziane. E’ un’indagine molto complessa e assai articolata, anche perché ci sono tante agenti che stanno indagando da settimane per capire di cosa si tratta esattamente e che grado di pericolo potrebbe avere questa minaccia.

La Polizia perquisisce e indaga a breve novità

Si trattava di un ragazzo egiziano col permesso di soggiorno e una vita “in apparenza irreprensibile” che lavorava a Bergamo in una pizzeria e davanti aveva la chiesa di Sant’Alessandro in Colonna immaginando di compiere proprio lì un attentato. E’ questo quello a cui stava lavorando E.S. di 22 anni, prospettando di colpire uno dei luoghi di culto più importanti nel cuore della città bassa.

Si tratta di un’indagine ancora all’inizio, specifica la questura, ma che, spiega il procuratore Francesco Prete, ha “subito un’accelerazione molto forte perché temevamo che il ragazzo avrebbe potuto colpire già nei prossimi giorni”.

Così, prima ancora di dare dei contorni nitidi all’associazione sovversiva di cui avrebbe fatto parte, nell’ambito del gruppo ‘Islamic State Khorasan Province (ISKP)’, la polizia lo ha arrestato ad Alzano Lonbardo, dove vive, con l’accusa di apologia di diversi reati aggravata dalla finalità di terrorismo.

C’è una conversazione intercettata che dimostrerebbe l’ansia febbrile di compiere un “atto fortemente violento e pericoloso”. “Allora, come procede la vita?” gli domanda il suo interlocutore.