Arrestata pericolosa spacciatrice del Paese, il piano del poliziotto “orso” è andato secondo i piani: il filmato è diventat virale [VIDEO]
Un piano studiato in ogni minimo dettaglio e che non ha avuto alcun tipo di problema né interferenze da parte del poliziotto “orso“. Perché il nome dell’animale accanto all’agente? Una vicenda che arriva direttamente dal Perù dove è andata in scena un arresto a dir poco inusuale. Il tutto è accaduto nel giorno di San Valentino. Come si può notare dal filmato l’agente si è vestito appositamente da orso ed ha invitato il proprio obiettivo ad uscire in strada.
Il tutto con una scatola di cioccolatini ed un palloncino a forma di cuore. Insomma, una trappola. Nella capitale Lima, infatti, non si sta parlando d’altro se non di questo incredibile episodio che ha portato all’arresto una donna. L’agente travestito da orso si è mostrato in ginocchio con tanto di cartello in mano con la scritta (in spagnolo): “Sei la mia ragione per sorridere”. La spacciatrice avrà pensato, quasi sicuramente, al suo compagno oppure a qualche ammiratore segreto. Poi la “sorpresa”.
Perù, poliziotto-orso arresta spacciatrice [VIDEO]
L’agente in questione ha svolto questo servizio nel quartiere San Martin de Porres. La donna non è stata l’unica ad essere arrestata: anche la figlia della donna è finita in manette. Non solo: sono stati sequestrati più di 1.000 involucri di pasta di cocaina. Il poliziotto, appartenente al ‘Grupo Terna‘, dopo aver convinto la donna ad avvicinarsi è passato all’azione: altro che cioccolatini, ma le manette nei suoi confronti. Il tutto ripreso da altri agenti che, successivamente, sono intervenuti ed hanno aiutato il loro collega.
Successivamente, dopo l’arresto, sono partite le perquisizioni all’interno dell’abitazione della pericolosa spacciatrice. Sono stati ritrovati diversi sacchi pieni di droga divisi in piccoli involucri e pronti per essere venduti. Le accuse nei confronti delle due donne sono molto gravi visto che si parla di spaccio di droga. Per loro si sono aperte, inevitabilmente, le porte del carcere della capitale peruviana.
Il quartiere non è affatto noto ad episodi di cronaca del genere. Basti pensare che nel mese di settembre è stata dichiarata una situazione di emergenza per via dell’insicurezza pubblica e di moltissimi episodi di violenza.