Nelle strade più importante della città americana, soprattutto a Manhattan vengono pubblicati i nomi degli ostaggi: su tutte c’è la scritta “Kidnapped”, rapito
Foto, volti, immagini, nomi dappertutto. “Kidnapped”, rapito, è la scritta che appare su ogni immagine, su ogni volto. Ne è tappezzata New York, una delle città più imponenti al mondo, nelle sue strade più importanti, nei simboli di una metropoli che sta vivendo ore di tensione e di grande partecipazione per tutto quello che sta avvenendo in Israele. Una connessione viva, vera e sentimentale tra i famigliari e gli amici di chi in questo momento soffre ed è nelle mani dei miliziani di Hamas. E teme per la propria vita.
Il New York Post racconta in ogni dettaglio chi c’è e cosa c’è in queste foto di cui tutto il mondo sta parlando. C’è il viso di Raz, che ha 4 anni, e che in quella foto sorride e quando l’ha scattata mai avrebbe immaginato di poter vivere un momento così tragico e drammatico. Ma non c’è solo lui. C’è pure Ariel che ha la stessa età. Sono due bambini, due dei tantissimi che sono nelle mani di Hamas. E poi in altre foto ci sono anche adulti come la coppia, Ariel e Roy Gori. Questi sono i volti che campeggiano nei volantini apparsi nell’Upper East Side di Manhattan, tra la 70 e la 90 street.
Nelle strade di New York foto e immagini con la richiesta: “Aiutateci a riportarli a casa”
Alcuni dei nomi e dei volti dei circa duecento israeliani rapiti da Hamas il 7 ottobre e tenuti in ostaggio a Gaza. Ma non solo nelle strade, anche lungo la Third Avenue, dentro le stazioni della metropolitana della linea Q, sui pali dei lampioni, in un’area ad alta densità di ebrei, ci sono tanti volantini con la richiesta di fare delle foto e di farle girare sui social soprattutto. Oltre a “Kidnapped”, rapito, c’è anche la scritta “Aiutateci a riportarli a casa”, il messaggio in basso.
Families of the kidnapped hostages are projecting the faces of the captives on the building of the United Nations in New York City. Release the hostages!
— Emily Schrader – אמילי שריידר امیلی شریدر (@emilykschrader) October 13, 2023
Sono tanti i volantini, attaccati sui pali e sui lampioni della città da parte della comunità anche con l’intenzione di coinvolgere i newyorkesi e invitarli a non abbassare l’attenzione. Chi vive ed è di New York non può non essere coinvolto da così tanta passione e abnegazione: si fanno le foto coi cellullari e si prende nota, soprattutto si fa girare via social.
Non sono mancati episodi sgradevoli, come qualche volantino, che è stato strappato, probabilmente da qualche attivista palestinese. E sono tanti che stanno manifestando in questi giorni sulle strade di tutto il mondo anche a New York. E’ il caso della coppia Yossi Siberman, 67 anni, e Margit, 63, che è stato strappato. Su quello di una bambina, Raz, qualcuno ha disegnato due ali di angelo. Una strada più a nord, in un altro foglio appare ancora la piccola Raz: è insieme alla madre, Doron, 34 anni, e alla sorellina, Aviv, di 2. Tutte e tre sono state sequestrate da Hamas. Di loro, come degli altri, non si hanno più notizie.