Una passeggiata per le montagne finita nel peggiore dei modi: due fratelli vengono aggrediti da un puma, il più grande non ce l’ha fatta
Il puma è uno degli animali più belli che la natura può offrire. Appartengono alla famiglia dei felini, molto simili a gatti giganti. Le loro misure variano tra un’altezza al garrese di circa 60/70 centimetri e una lunghezza del corpo che si aggira dai 95 ai 195. Il loro peso è a dir poco variabile, con una forbice compresa tra i 36 e i 103 chili. Molto diffusi negli Stati Uniti, in particolar modo in California, raramente entrano in contatto con l’essere umano. Questi tendono a vivere in solitudine sulle catene montuose e attaccano solo qualora si dovessero sentire minacciati.
Motivo per cui, fino a domenica, l’ultimo attacco mortale avvenuto risaliva a ben venti anni fa. Era il 2004 quando un ciclista – che stava attraversando un parco nella contea di Orange, a sud della città di Los Angeles – si è trovato davanti l’animale. Questo, forse spaventato o intimorito dalla presenza dell’uomo, si è fiondato addosso a lui per difenderlo. Un’aggressione che non ha lasciato scampo al povero malcapitato, passato alla storia per esser stato uno dei pochi a imbattersi nella grande sfortuna di trovarsi di fronte a quel puma.
L’attacco mortale
Questo weekend, però, la situazione si è ripetuta. Due fratelli, rispettivamente di 18 e 21 anni, stavano girovagando nella catena montuosa della Sierra Nevada – a Nord della California – vicino a Georgetown. Erano alla ricerca di alcune corna di cervo da riportare a casa, ma la loro attenzione è stata presto catturata da altro. Mentre camminavano serenamente un puma gli è piombato davanti agli occhi. Il terrore li ha pervasi e mentre il più piccolo – nonostante l’aggressione – è riuscito a fuggire, per il maggiore non le cose sono andate in modo peggiore. Finito nelle grinfie del felino non è riuscito a divincolarsi.
La polizia nelle ore seguenti ha fatto sapere che il diciottenne è fuori pericolo. Trasportato in ospedale è stato immediatamente sottoposto a delle operazioni che gli hanno permesso di aver salva la vita. Per quanto riguarda il ventunenne, il suo cadavere è stato ritrovato nelle ore successive. I guardiacaccia i cacciatori locali sono poi andati alla ricerca del puma e sono riusciti a trovarlo e ucciderlo nella serata. È stato poi sottoposto a esami forensi per comprendere se fosse affetto da qualche particolare malattia che potrebbe giustificare questo evento, al di là delle cause naturali.