Attacco israeliano in Siria, 25 morti. Flop colloqui di pace: 45mila bambini senza scuola a Gaza

Israele nelle ultime ore ha effettuato un attacco missilistico nel territorio della Siria: il bilancio al momento è di 25 vittime.

Nel raid sono rimasti uccisi civili, soldati, agenti dell’intelligence e siriani che lavoravano in gruppi filo-iraniani. Dal 7 ottobre scorso, giorno della strage dei kibbutz effettuata da Hamas, Israele ha preso di mira più volte la Siria. Qui sarebbero presenti obiettivi legati a milizie filo-iraniane come Hezbollah, presenti però soprattutto in Libano. Quello di oggi è l’ultimo di oltre 60 attacchi. Israele, che per il momento non ha confermato né smentito il lancio, avrebbe utilizzato 14 missili contro Masjaf, nella parte centrale del Paese, nel governatorato di Hama.

Attacco israeliano in Siria, 25 morti. Flop colloqui di pace: 45mila bambini senza scuola a Gaza
Attacco israeliano in Siria, 25 morti (ANSA FOTO) – cityrumors.it

Israele avrebbe preso di mira un centro di ricerca scientifica, sospettato di essere legato allo sviluppo di armi biologiche, chimiche e nucleari, e diverse strutture dell’esercito siriano. Il Ministero degli Esteri siriano ha condannato i raid mettendo “in guardia dal continuare il silenzio riguardo all’imprudenza di Israele. La persistenza nei suoi attacchi alla Siria e ad altri Paesi indica il suo perseguimento di un’ulteriore escalation nella regione“. Anche l’Iran ha condannato l’attacco, ricordando anche l’uccisione a Teheran, a fine luglio, dell’ex capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh.

Da settimane i raid dello Stato ebraico sul Libano si stanno facendo sempre più intensi. I negoziati sul cessate il fuoco e gli ostaggi sembrano di nuovo essere arrivati a un punto morto. Nelle ultime ore è risuonato anche un nuovo allarme da parte dell’Unicef. Nella Striscia di Gaza, dove da ottobre è in corso la guerra, 45mila bambini non possono frequentare le scuole. Qui la stragrande maggioranza delle persone è stata sfollata dalle proprie case e sta affrontando una lotta quotidiana per la sopravvivenza.

Gaza, l’allarme dell’Unicef: “Riavviare l’apprendimento”

I bambini della Striscia di Gaza hanno perso le loro case, i loro familiari, i loro amici, la loro sicurezza e la loro routine. – ha affermato Adele Khodr, direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il nord Africa – Hanno anche perso il rifugio e gli stimoli forniti dalla scuola. Mettendo a rischio il loro futuro, che potrebbe essere offuscato da questo terribile conflitto. Dobbiamo trovare il modo di riavviare l’apprendimento e ricostruire le scuole per sostenere il diritto all’istruzione”. Da ottobre 2023, tutte le scuole nella Striscia di Gaza sono state chiuse. Senza istruzione, i giovani sono a maggior rischio di sfruttamento, lavoro minorile, matrimonio precoce e altre forme di abuso. E sono a rischio di abbandono scolastico permanente.

Da settimane i raid dello Stato ebraico sul Libano si stanno facendo sempre più intensi
Da settimane i raid dello Stato ebraico sul Libano si stanno facendo più intensi (ANSA FOTO) – cityrumors.it

L’Unicef ed i suoi partner hanno istituito 39 spazi di apprendimento temporanei nella Striscia di Gaza, che servono oltre 12.400 studenti. Inoltre, vengono offerti attività ricreative, kit di apprendimento di emergenza e supporto per la salute mentale e psicosociale a bambini, giovani, assistenti e insegnanti nei rifugi. “Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e di una de-escalation in Cisgiordania in modo che tutti i bambini possano tornare in classe e le scuole danneggiate possano essere ricostruite”, ha concluso Khodr.

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