La Russia è sotto shock dopo il tremendo attentato nella più grande sala concerti di Mosca. Ecco cosa sappiamo e quali sono i responsabili.
L’attentato alla più grande sala concerti di Mosca scuote la Russia e apre interrogativi che, almeno per il momento, non trovano risposte. L’Isis ha rivendicato l’attacco, ma non si hanno assolutamente certezze.
Le indagini proseguono, come le accuse reciproche tra Mosca e Kiev. Nei prossimi giorni ci saranno novità su un attentato che ha sconvolto l’intero mondo.
L’attacco e il bilancio
Erano le 19 (ora italiana) di venerdì 22 marzo quando un commando composto da 5 persone è entrato nella Crocus City Hall con armi automatiche e granate. Gli attentatori hanno aperto subito il fuoco contro le oltre 6mila persone presenti all’interno della sala concerti più importante di Mosca.
I video in giro di poco tempo hanno fatto il giro del mondo. Sul posto decine di ambulanze, forze speciali e polizia per capire cosa è successo. Il bilancio aumenta ora dopo ora e per il momento parla di 90 morti e oltre 100 feriti. Si tratta di un numero provvisorio considerando che le condizioni dei feriti non si conoscono e le cifre definitive di questo attentato potrebbero essere ancora più grave.
La rivendicazione e le accuse a Kiev
Le prime ore dopo l’attentato hanno visto un continuo botta e risposta tra Mosca e Kiev. La Russia ha subito accusato l’Ucraina di quanto successo ribadendo che ci sarà una replica importante se accertata la responsabilità. Dall’altra parte il governo ucraino ha subito allontanato le responsabilità ribadendo di non avere nessun ruolo in questo attacco.
Nella tarda serata la rivendicazione dell’Isis che sembra confermare l’innocenza di Kiev. Ma anche su questo non si hanno assolutamente conferme. Sono in corso tutte le indagini del caso per capire meglio cosa è successo. Quattro dei cinque responsabili sono stati fermati in queste ore mentre il quinto continua ad essere in fuga.