L’autista di uno scuolabus è stato sospeso e non potrà più lavorare perché colto sul fatto dalle forze dell’ordine
Il codice della strada racchiude all’interno una serie di norme che hanno come obiettivo quello di garantire la sicurezza di tutti coloro che circolano su due, quattro o più ruote. Tra queste le più importanti sono quelle che riguardano la garanzia di massima attenzione da parte di chi si trova al volante.
Il non sostenere una velocità eccessiva, lo stare in condizioni psico-fisiche idonee alla guida (quindi non abusare di alcol, il non assumere droghe o il non mettersi al volante se si è stanchi) e non maneggiare con il cellulare durante il viaggio. Quest’ultima spesso è causa di gravi incidenti.
Stando ai dati ISTAT del 2022, infatti, circa il 15% degli incidenti stradali, pari a oltre 37.000 casi, sono dovuti alla guida distratta. Un numero impressionante che evidenzia un problema che si sta cercando di risolvere, anche inserendo delle sanzioni decisamente più gravi e aumentando i controlli per le strade.
Eppure, quello dell’uso del cellulare alla guida non è un problema esclusivamente italiano ma, anzi, sarebbe più corretto definirlo di caratura mondiale. Ovunque, sono proibite le distrazioni alla guida, con l’uso improprio del telefono che rappresenta una delle peggiori abitudini possibili e contro le quali è necessaria una campagna rigida per contrastarla.
Queste regole valgono per tutti coloro che si mettono alla guida, ma diventa ancora più grave quando fa riferimento ai responsabili di veicoli che sono addetti al trasporto di persone e che quindi mettono nelle mani del guidatore la responsabilità della vita di chi è a bordo con loro.
A conferma di quanto questo problema sia ben oltre che limitato all’Italia, è un episodio avvenuto negli scorsi giorni in Belgio, più precisamente nella città di Gand. Qui l’autista di uno scuolabus sarebbe stato colto in fragrante dalle telecamere sperse per i vari quartieri mentre utilizzava ripetutamente il cellulare alla guida.
La zona incriminata, per essere più dettagliati, è quella di Brugsesteenweg, che si trova tra il Mariakerke e Brugse Poort. Nei confronti dell’uomo, che in quel momento non stava trasportando nessuno studente, ma aveva iniziato il classico giro delle case per ‘raccoglierli’ e portarli a scuola, è scattata immediatamente la denuncia.
Il giudice lo ha condannato a una multa di 320 euro e al divieto di guida per 15 giorni, mettendo a repentaglio il suo lavoro. Si è rivelata inutile la giustificazione dell’autista che ha provato a spiegare: “Il mio capo mi ha chiamato per discutere del mio programma per il pomeriggio”.
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