Ci sono diversi gestori e proprietari di alberghi che stanno scegliendo questa opzione che appare fin troppo cinica e surreale
I bambini come i cani. O quasi. Anzi, a dire la verità in determinate situazioni anche peggio. Sta facendo molto discutere la scelta di alcuni alberghi che hanno deciso di non accettare i bambini come ospiti.
Per molti sembra una cosa paradossale, quasi discriminatoria, ma è solo la realtà e la scelta che, pare, stia prendendo sempre più piede nelle strutture ricettive quali alberghi e perfino campeggi. I bambini fanno rumore e chiasso e ci sono alcuni clienti che si lamentano, quindi per non ricevere problemi, alcuni proprietari di alberghi hanno deciso di attuare questa politica.
E così cominciano ad essere privilegiati e scelti alberghi silenziosi, dove non si sente volare una mosca, uno strillo o chiasso di bambini che strillano e tutto per la felicità dei clienti che hanno scelto questo tipo di struttura per passare dei giorni in grande relax. Posti dove le persone che vanno a stare offrono trattamenti di ogni genere per il corpo e per la mente. Sono praticamente viziati e coccolati.
In giro per il mondo ci sono tanti posti del genere e cominciano ad aumentare a dismisura, tanto che andando in giro sul web e curiosando si trovano strutture senza la possibilità di andare con i bambini a Maiorca, a Creta, aIbiza e anche a Tenerife, ma non solo. In Italia ci sono alcuni posto come in Alto Adige, dove esistono alberghi senza la possibilità di trovare bambini chiassosi.
“Posti per coppie e genitori in cerca di pace”
“I bambini sono meravigliosi, ma riteniamo che ogni tanto mamma e papà si meritino una romantica pausa di dolcezza e coccole. Qui da noi vi attendono ampi spazi per piacevoli momenti di quiete e relax. Perché a volte è proprio l’intimità la migliore occasione di dare spazio ai nostri pensieri e alle nostre aspirazioni” scrive direttamente nel proprio sito uno di questi alberghi che si trova nella zona di Merano.
Spesso il problema non sono i bambini, ma i genitori che non li sanno gestire opportunamente, almeno questa è una delle giustificazioni che viene data quando sià la motivazione di un albergo che sceglie di non dare ospitalità a bambini, tanto che più di una decisione che potrebbe sembrare discriminatoria, è solo “puramente marketing“.
La conferma di quanto viene detto arriva dal proprietario dell’hotel Seehof di Naz, Andreas Auer titolare il quale spiega i motivi della scelta che ha indotto alcuni alberghi a sbarrare la strada ai bambini sotto i 14 anni, considerato che “gli ospiti che vengono qui cercano la tranquillità tipica della posizione del nostro hotel, vicino a un laghetto e fuori dal traffico veicolare e devo dire che in qualche occasione la presenza di bambini chiassosi, ha indotto taluni a lasciare la nostra struttura“.