Un bambino di appena cinque mesi è morto annegato all’interno di un centro sociale, dopo le indagini i sospetti sono drammatici
Una notizia sconvolgente che ha lasciato tutti di stucco e non solo i residenti della località in cui è avvenuto l’incidente, ma di tutto il mondo. Questo episodio che ora andremo a raccontare ha infatti fatto rapidamente il giro di Paese in Paese, scatenando lo stupore e la tristezza tra i lettori per un esito drammatico ed evitabile, forse causato da un errore umano.
Iniziamo dicendo che, quando avvengono episodi come questi condannare è facile, per quanto, anche con un esito drastico, talvolta bisognerebbe anche aspettare di capire prima le dinamiche e quello che realmente è avvenuto. Motivo per cui ci sono e sono in corso anche su questo caso, le indagini della polizia che dovranno portare alla verità.
Le forze dell’ordine dopo aver emesso un mandato di arresto, si sono poi mosse nel tentativo di individuare le modalità dell’incidente, ovviamente prima tramite interrogatori e poi eseguendo della accurate analisi e ricerche sul posto, scavando anche nel passato della donna che è stato messa in manette.
Quest’ultima è una madre, residente nella città di Uccle, vicino la Capitale di Bruxelles, in Belgio. Viveva all’interno di un centro sociale insieme a suo figlio, nato da soli cinque mesi, prima che accadesse l’imponderabile.
La morte del neonato
Negli scorsi giorni, infatti, la polizia è dovuta intervenire proprio nel centro sociale di Uccle per una chiamata terrificante. La madre del bambino di cinque mesi aveva raccontato al telefono che era morto annegato all’interno della vasca da bagno. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto hanno trovato il neonato senza vita e la madre in lacrime.
Quest’ultima, infatti, ha raccontato che le stava facendo il bagno quando a un certo punto, forse per una distrazione o per un errore, non si è resa conto che il bambino stava annegando e quando lo ha tirato su era già troppo tardi.
Ovviamente i poliziotti sono stati costretti ad arrestare la madre, perché comunque responsabile della morte del piccolo. La donna è stata portata in centrale, dove nelle ore seguenti all’incidente è stata sottoposta a lunghi interrogatori nel corso dei quali si tentava di ricostruire la dinamica dell’episodio.
Ora starà alle indagini, che si stanno svolgendo in queste ore, determinare se quanto accaduto al bambino di cinque mesi sia tutto frutto di un errore umano o se, invece, di fondo ci fosse l’intenzione di liberarsene da parte della madre. Nei prossimi giorni si tenterà di raccogliere più informazioni possibili in modo da determinare la verità.
