Ha confessato di aver subito un abuso sessuale mentre era ricoverata in psichiatria al Dimiccoli di Barletta. L’uomo, però, ha un’altra versione
Era ricoverata nel reparto di psichiatria all’ospedale Dimiccoli di Barletta la ragazza appena maggiorenne che nei giorni scorsi si è recata con la mamma in pronto soccorso per denunciare di aver subito un abuso sessuale. Al momento gli inquirenti si stanno concentrando su un uomo, un 60enne che lavora come ausiliario socio-sanitario non nel medesimo ospedale in cui sarebbe avvenuta la violenza. Lui, però, ha un’altra versione dei fatti.
A condurre l’indagine c’è il pm Lucio Vaira, il cui obiettivo al momento è quello di chiarire gli esatti contorni della vicenda. Necessario quindi un incidente probatorio, che è stato disposto proprio al fine di valutare l’attendibilità della vittima. Il 60enne, dipendente della Sanitaservice Asl Bat, nel frattempo è stato allontanato dal suo posto di lavoro.: ecco cos’è ha detto agli inquirenti.
La denuncia
La ragazza che ha presentato la denuncia di violenza sessuale è una neo-diciottenne che ha fragilità psichiche diagnosticate, tali da renderle necessario un ricovero in psichiatria avvenuto nei mesi estivi di quest’anno. Dopo aver subito la presunta violenza sessuale, si sarebbe aperta con la mamma e con lei sarebbe andata al pronto soccorso, dove avrebbe raccontato di essere stata costretta a subire un rapporto contro la sua volontà. Ad indicare il 60enne sarebbe stata lei stessa.
Le indagini
I Carabinieri son immediatamente intervenuti con una squadra specializzata nei casi di violenza di genere ed hanno sentito il 60enne, nonché il personale presente lungo tutto il periodo di ricovero della giovane. Il giudice Marina Chiddo, vista la vulnerabilità della ragazza, ha nominato una psichiatra consulente che analizzi le capacità di discernimento della giovane, così da stabilire l’attendibilità di quanto ha raccontato. La stessa giudice, inoltre, sarà presente durante l’incidente probatorio del prossimo 13 dicembre.
Il 60enne, comunque, ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con la ragazza durante il suo ricovero in psichiatria ma ha sottolineato che si sia trattato di un rapporto del tutto consensuale. È proprio su questo dettaglio che si concentra l’indagine: i prossimi passi saranno fondamentali per stabilire cosa sia effettivamente successo e, quindi, le eventuali colpe e responsabilità.