Le indagini sull’incidente di Porticello proseguono. Ma l’annuncio arrivato nelle scorse ore non lascia dubbi. Le ultime sul Bayesian
La tragedia del Bayesian poteva essere evitata? È questa la domanda che ormai da quel 19 agosto in molti si fanno. Le indagini da parte della Procura di Termini Imerese sono in corso proprio per capire se sono state rispettate tutte le procedure di sicurezza oppure c’è stata una mancanza che ha portato lo yacht a imbarcare acqua e poi affondare.
Un incidente che ha portato alla morte di 7 persone e altre 15 sono riuscite a salvarsi. Al momento sul registro degli indagati sono in tre (il comandante e altre due persone ndr), ma non è da escludere che in futuro il numero possa aumentare. Da parte degli inquirenti sono in corso tutti gli approfondimenti del caso e le ultime dichiarazioni rilasciate dal costruttore del Bayesian potrebbero rivelarsi molto utili in questa inchiesta.
Per il costruttore del Bayesian quanto successo a Porticciolo poteva essere evitato. Intervenuto ai microfoni di Cinque Minuti, la trasmissione di Bruno Vespa in onda su Rai 1, Giovanni Costantino, ad di Italian Sea Group, si è soffermato sull’incidente confermando la violazione di alcune procedure. Sarebbero state proprio queste a portare alla tragedia.
“Riteniamo che le attività tipiche dell’equipaggio per garantire la sicurezza delle persone a bordo non sono state applicate – ha sottolineato Costantino – citato dall’Agi – lo yatch con le porte chiuse era inaffondabile. L’errore commesso è stato quello di lasciare il portellone aperto. Pensiamo che l’acqua sia entrata da lì e poi non si poteva fare più niente. Perturbazione? Era leggibile. Anche i pescatori lo sapevano tanto che non sono usciti“.
Per il costruttore dello yatch, inoltre, non sono neanche state seguite le giuste procedure per portare in salvo le persone a bordo dell’imbarcazione: “Non hanno considerato le persone che erano giù“.
Accuse che sono state respinte dal comandante. Raggiunto a Maiorca sempre dalla trasmissione di Bruno Vespa, James Cutfield ha ribadito che il portellone non era aperto. Una versione che da tempo non convince gli inquirenti. Per gli investigatori l’acqua è entrata proprio da quella porta e, come spiegato dal costruttore, nel giro di pochi minuti ha invaso tutto lo yatch e salvarsi era praticamente impossibile.
Naturalmente nei prossimi giorni andranno chiarite anche tutte le procedure per quanto riguarda il salvataggio. Per Costantino anche in questo caso ci sarebbero stati degli errori a causa di un equipaggio non pronto ad affrontare un problema simile. Ma saranno le indagini a confermare o smentire questa ipotesi.
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