Dopo la morte dell’ex premier avvenuta a giugno, quella dell’immenso patrimonio immobiliare rimane tra le questioni più delicate.
Mentre l’affaire Marta Fascina si è concluso senza troppi intoppi, con l’ex compagna di Silvio Berlusconi che ha ricevuto una parte dei 100 milioni complessivi che il Cavaliere le ha lasciato in eredità, c’è una nuova grana per i figli. Fininvest è rimasta in controllo di Pier Silvio e Marina, ora c’è da valutare attentamente come gestire il patrimonio immobiliare lasciato dopo la sua morte.
Sono passati circa sei mesi dal tragico giorno e pare si discuta tra gli eredi sulla faccenda. Il fondatore di Forza Italia era infatti in possesso di ville e abitazioni pare per un valore complessivo che oscillerebbe tra i 700 e gli 800 milioni di euro – o almeno queste sono le cifre che riporta Il Sole 24 Ore. Al momento, tra le possibilità al vaglio, non è da escludere quella che vedrebbe sul mercato l’intera ‘collezione’ (o quasi).
Le ville di Berlusconi in vendita? I figli le vogliono mettere sul mercato
Non sarà un’operazione semplice, questo è certo. Gli eredi di Silvio Berlusconi si rimboccano le maniche perché nei prossimi mesi ci sarà da faticare per provare a vendere gli immobili che il Cavaliere ha lasciato in eredità. Il nodo più intricato riguarda il fatto che ogni residenza è legata a filo doppio con diverse holding. Fortunatamente una grossa fetta delle abitazioni che erano in suo possesso pare siano riferibili alla Dolcedrago mentre parte delle rimanenti all’Immobiliare Idra.
Si tratta semplicemente di ramificazioni della principale, al cui interno rientrano residenze per 600 milioni di euro complessivi. Nell’elenco delle possibili case in vendita rientrano sicuramente: Villa Belvedere a Macherio, dove per anni si è rifugiata l’ex moglie Veronica Lario, Villa Grande a Roma e Villa Certosa a Porto Rotondo, in Sardegna.
Quest’ultima è il vero gioiello della collezione, visto che da sola secondo le stime potrebbe valere fino a 300 milioni di euro. E il bello è che sui giornali in passato si è parlato di alcune proposte arrivate sul tavolo dell’ex premier che arrivavano a toccare il doppio di quella cifra. Da non dimenticare, ovviamente, Villa San Martino ad Arcore (che pare essere esclusa dalla lista delle possibili vendite per via del mausoleo di famiglia).