A cosa facciamo riferimento quando parliamo del bonus colf e badanti? A quanto ammonta e come è possibile richiederlo? Ecco le risposte
Il bonus colf e badanti è una agevolazione economica che, dalla sua introduzione, si è posta un duplice obiettivo: il primo è quello di incentivare l’assunzione regolare di collaboratori domestici, spesso nelle case delle persone ma in nero, e poi quella di fornire un supporto finanziario a chi necessita assistenza e ha bisogno di soldi per potersela permettere.
Importante per comprendere le finalità di questo bonus è sottolineare la differenza tra colf e badanti, due termini che spesso vengono utilizzati con lo stesso significato, ma che in realtà corrispondo a due mestieri differenti. Quando parliamo di colf, infatti, facciamo riferimento a chi si occupa delle faccende domestiche.
In tal caso si fa riferimento a lavori come pulizie di casa, cucina, o qualsiasi tipo di gestione che è legato all’organizzazione degli spazi di tutti i giorni all’interno dell’abitazione. La badante, invece, ha ben altri compiti. Queste si occupano principalmente dell’assistenza di persone anziane, malate o comunque che vengono considerate non autosufficienti.
Il suo compito, riassumendo, è quindi quello garantire a chi ne ha bisogno il proprio benessere, dandogli una mano nelle attività di tutti i giorni, dalle primarie a quelle meno rilevanti, il tutto monitorando la salute. Compreso ciò, andiamo a vedere in cosa consiste il bonus e chi lo può ottenere.
Bonus colf e badanti: tutti i dettagli
Il bonus colf e badanti è accessibile a specifiche categorie di datori di lavoro domestico, che rientrano in tre requisiti principali: l’iscrizione alla Cas.Sa.Colf, l’averlo fatto prima del compimento dei sessant’anni di età e l’aver versato almeno un anno di contributi, con una quota minima di 25 euro per trimestre.
Questo sostegno economico si rivolge, quindi, a tutti coloro che hanno necessità di una persona che possa aiutarli nelle attività di tutti i giorni: che sia direttamente sulla persona per le badanti o nella casa, invece, per le colf. Ovviamente, il non essere autosufficienti nello svolgere queste mansioni è un altro dei requisiti richiesti.
Quest’ultima deve essere certificata da una commissione medica, incaricata da Cas.Sa.Colf, che si occuperà di valutare le condizioni del richiedente, basandosi principalmente sui documenti medici che il richiedente dovrà fornire in merito alla persona che necessita assistenza.
L’importo mensile è pari a 300 euro e può raggiungere un tetto massimo di 3.600 euro annui. La richiesta deve essere inoltrata dal richiedente alla Cas.Sa.Colf, questo compilando i modulo che vengono messi a disposizione sito di riferimento. A quel punto questa, inviata tramite l’area riservata MyCassaColf, verrà valutata e bisognerà attendere la risposta.