Un uomo dopo esser caduto dal monopattino elettrico ha permesso alla polizia di scoprire i suoi segreti più terribili
A volte le più grandi scoperte si fanno per puro caso. Alcuni episodi permettono di portare alla luce dei segreti che altrimenti rischiavano di rimanere celati. Questo discorso vale su molti fronti, da quello scientifico, a quello culturale, passando anche per quello legale e quindi strettamente connesso alle indagini che portano avanti le forze dell’ordine.

Proprio quest’ultimo, di recente, è stato strettamente connesso a un incidente che ha riguardato un cittadino di origine belga. Lo scorso 14 maggio 2024 un uomo di Balen, in provincia di Anversa, è stato protagonista di una brutta caduta, mentre si trovava a bordo del proprio monopattino elettrico.
René VB – questo il suo nome – stava circolando per le strade della città quando, forse per un attimo di distrazione, ha perso il controllo del proprio mezzo, finendo rovinosamente a terra. La dolorosa caduta ha costretto i passanti a contattare i soccorsi che, giunti sul luogo, si sono adoperati per offrirgli le cure necessarie.
Nello stesso momento si è recata sul posto dell’incidente anche una pattuglia della polizia che, proprio con l’obiettivo di scoprire l’identità del malcapitato, ha colto l’occasione per controllare dentro al suo zaino alla ricerca di alcuni documenti. A quel punto, però, hanno fatto una scoperta incedibile.
I terribili segreti di René
La Procura della città, infatti, ha fatto sapere che: “È rimasto gravemente ferito. Per accertarne l’identità, la polizia gli ha perquisito lo zaino”. All’interno i poliziotti hanno trovato, oltre ai vari dati identificativi, anche un grande quantitativo di droga che li ha lasciato di stucco e spinti ad approfondire la questione.

Motivo per cui nei giorni seguenti si sono recati presso la sua abitazione per fare dei controlli e, una volta dentro, hanno trovato una vera e propria piantagione di cannabis: “Nella casa era stata allestita una piantagione di cannabis con un totale di 1.466 piante pronte per la raccolta, alte un metro e mezzo” ha detto il procuratore, che poi ha aggiunto:
“Erano distribuiti in sei stanze di coltivazione nel seminterrato e al primo piano”. Emesso un mandato di arresto nei confronti di René VB, l’imputato si è provato a difendere sostenendo che non entrava in quella casa da tempo: “Ha detto che da allora non era più stato a casa”.
Una versione, però, prontamente smentita dalle prove presenti sul suo cellulare: “Sul suo cellulare c’erano foto della piantagione di cannabis. Le foto sono state scattate il 10 maggio. Inoltre, è stato trovato un mozzicone di sigaretta contenente il suo DNA”. René VB ora rischia fino a 30 anni di carcere.