Guardia di finanza ed Agenzia delle Dogane hanno diffuso il bilancio dei controlli in tutta Italia nel settore delle scommesse sul calcio.
Le operazioni sono andate avanti per tutta l’estate con l’obiettivo di tutelare la legalità nel comparto dei giochi e delle scommesse. Come già accennato, le attività hanno interessato l’intero territorio nazionale. E sono state strutturate su due distinte linee di azione. La prima ha interessato il settore delle scommesse. I militari si sono concentrati in particolare sulle fasi preliminari degli Europei di calcio tenutisi in Germania. La seconda è stata prevalentemente diretta al contrasto delle condotte illecite concernenti gli apparecchi con vincita in denaro, ovvero le slot machine.
Le attività ispettive sono state rivolte anche al controllo sul corretto adempimento degli obblighi previsti dalla disciplina dell’antiriciclaggio da parte dei distributori e degli esercenti di gioco. Particolare attenzione è stata riservata alla tutela delle fasce più deboli. I controlli si sono focalizzati nei luoghi e negli orari a maggior rischio di gioco minorile. Procedendo ad elevare sanzioni per l’inosservanza delle vigenti disposizioni in materia. A fronte degli oltre 2000 controlli eseguiti sono state riscontrate 462 violazioni amministrative e penali, con la contestazione di sanzioni per circa 4,3 milioni di euro.
Calcio e scommesse, scoperti 17 centri clandestini
“I controlli effettuati sono stati ripartiti in funzione di un’analisi condotta a livello centrale, volta all’individuazione di quei contesti territoriali aventi maggiori concentrazioni di soggetti economici ‘a rischio’”, si legge in una nota diffusa in queste ore dalla guardia di finanza. Sono quindi stati sottoposti a sequestro 172 apparecchi manomessi o non collegati alla rete telematica. Alcuni apparecchi si trovavano all’interno di punti di gioco completamente abusivi. Scoperti anche 17 centri clandestini di raccolta delle scommesse. In totale sono stati 119 i soggetti denunciati all’autorità giudiziaria.
Non è finita qui. In questi giorni le fiamme gialle ed i funzionari dell’Agenzia delle Dogane stanno analizzando le “risultanze” dei controlli. L’obiettivo è quantificare la base imponibile sottratta a tassazione sia ai fini delle imposte dirette sia della normativa di settore (Preu e imposta unica sulle scommesse). “Il comparto del gioco pubblico, in considerazione delle significative prospettive di guadagno offerte, si conferma uno dei settori di maggiore interesse per la criminalità economica. – hanno commentato le forze dell’ordine e l’Agenzia delle Dogane – Da ciò discende il costante impegno da parte della guardia di finanza e dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli a presidio della legalità e a salvaguardia degli attori della filiera regolare e dei giocatori”.