Un episodio triste e che purtroppo non è nuovo: tre arbitre sono state aggredite mentre erano chiuse dentro il proprio spogliatoio
La violenza è un male anche nel mondo del calcio. LĂ dove in valori sportivi dovrebbero farla da protagonisti, diventando un mezzo di insegnamento per ragazzi e non solo, spesso avviene che per ottenere una vittoria una semplice partita di palloni sfoci in risse, aggressioni verbali o fisiche, con lo spettacolo che spesso è il primo a farne le spese, ma di certo non lâunico.
Tra due squadre in campo, infatti, câè sempre un capro espiatorio, una persona che nel suo ruolo di giudice decreta quel che è regolare e quello che non lo è, âfavorendoâ in base alle situazioni lâuna o lâaltra squadra. Lâarbitro, infatti, è lâoggetto principale di aggressioni in campo e dagli spalti durante una partita.
Artefice di scelte, capita di poter sbagliare, ma questo concetto conscio a tutti viene spazzato via dallâadrenalina di una partita che invade i giocatori in campo. Negli ultimi anni, però, quello della violenza sugli arbitri nelle categorie inferiori â non professionistiche â e giovanili è diventato un problema molto serio.
In tal senso, lo scorso dicembre lâAIA ha lanciato una campagna nazionale nelle leghe maggiori del nostro Paese, invitando i direttori di gara a scendere in campo con un segno nero sulla guancia, come simbolo di protesta verso un movimento che si sta deteriorando proprio a causa di episodi come questi.
Uno degli episodi piÚ gravi e recenti è avvenuto in Spagna, nel corso della partita tra Teldecosta CD e Arena Futboltec CD, valida per il campionato regionale di Gran Canaria, in Spagna. La partita diretta da una squadra arbitrale tutta femminile è diventata una vera e propria guerriglia dopo che al 77Ⲡun giocatore è stato espulso per aver colpito un avversario.
Dallâaltra parte del campo alcuni calciatori hanno iniziato a darsela di santa ragione e le tre arbitre del match sono fuggite negli spogliatoio. Al momento del loro ritorno in campo, però, la situazione era drasticamente peggiorata. âIl campo da gioco era invaso da una ventina di personeâ tra tifosi e giocatori, come scrivono nel referto.
A quel punto una seconda fuga negli spogliatoio è stata inevitabile ma, non avendo le chiavi, hanno serrato la porta con una scopa. Ha del clamoroso quanto avvenuto poco dopo. La folla si è rapidamente spostata verso lo spogliatoio della squadra arbitrale, prendendo di mira le tre donne.
âAprite la porta che vi uccidiamo!â gridavano i calciatori, fuori dalla porta, mentre qualcuno tentava di sfondarla. Le tre finalmente hanno resistito fino allâarrivo della polizia che, intervenendo, ha calmato la situazione e garantito lâincolumitĂ delle tre malcapitate.
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