Campionessa scherma stuprata, le drammatiche rivelazioni della giovane: “Dopo aver bevuto qualcosa non ricordo più nulla”
Il mondo della scherma italiana è sotto shock per le ultimi e terribili notizie di stupro che hanno visto come vittima una campionessa di questo sport. Fino a questo momento sono tre le persone, tutti appartenenti alla squadra juniores, accusate di questa orribile colpa: un milanese di 18 anni, un foggiano di 20 ed un minorenne. La madre della vittima, schermitrice dell’Uzbekistan, ha affermato di essere sconvolta per quanto accaduto alla figlia e, soprattutto, ha fatto sapere di essere dispiaciuta per la nota emanata dalla Procura di Pisa. Segno del fatto che si sarebbe aspettata decisamente molto di più.
Lo stupro è avvenuto nella notte tra il 4 ed il 5 agosto, nel bel mezzo dell’estate. La giovane si trova in una stanza con tre ragazzi. Al suo risveglio nota che uno dormiva accanto a lei mentre un altro si stava rivestendo. Nota che due di loro, già svegli, iniziano a ridere. Inizia a chiedersi come sia finita lì. Tenta di scappare, ma per i forti dolori non riesce a farlo. Subito è scattata la denuncia per violenza sessuale. Successivamente nelle sue urine sono state trovate tracce di eroina.
La rivelazione scioccante della schermitrice: “Non avevo energie”
La sportiva è ancora sotto shock: rivela che la sua vita è stata rovinata e sta seriamente pensando di lasciare la scherma. La madre di lei invece, come annunciato in precedenza, punta il dito contro la Procura di Siena che avrebbe indagato in maniera lacunosa. Pubblici ministeri che, però, respingono le accuse della donna. Secondo quanto riportato dal ‘Corriere della Sera‘ la vittima è stata ascoltata il 9 agosto di due anni fa. Quattro giorni prima i carabinieri di Chianciano avevano avvisato la magistratura della denuncia.
Proprio quella sera, dopo l’interrogatorio, i cellulari dei tre schermidori vengono sequestrati. Nel frattempo la polizia decide di sequestrare le immagini delle telecamere dell’albergo dove si trovavano in quel momento. Gli esiti dei medici parlano chiaro: tracce di eroina nelle urine della ragazza. Il giorno dopo (10 agosto) anche il suo dispositivo elettronico viene sequestrato. Gli inquirenti trovano un messaggio di uno dei tre accusati che le ha chiesto se andasse tutto bene.
Il 20 febbraio di quest’anno i militari dell’arma depositano un’informativa sulla vicenda. La ragazza ha raccontato quella drammatica sera: “Siamo andati tutti nel bar di fronte all’hotel a festeggiare dopo le gare di Milano. Ricordo solo di aver bevuto qualcosa, poi il nulla. Mi sono svegliata in una stanza semi incosciente, non avevo energia, non potevo muovermi“.