Una coppia perde di vista il proprio cane e questo aggredisce sette persone: sfiorata la tragedia in un parco
I cani, se portati all’esterno, vanno sempre tenuti al guinzaglio o con la museruola. Una regola che non è stata emessa per arrecare danno, ma per salvaguardare la salute di altri animali e delle persone circostanti. Se queste misure di sicurezza non vengono rispettate il rischio è di ritrovarsi in guai molto seri. Non sempre, infatti, il cane
è un animale aggressivo, ma in alcune circostanze: per paura, gioco o difesa del territorio, anche il più calmo del mondo può tirare fuori la propria irruenza. Per questa e altre mille ragioni tenerli sempre sott’occhio ed evitare di lasciarli ‘troppo liberi’ è sempre cosa buona e giusta.
È questo il modo corretto per convivere con i propri coetanei e allo stesso tempo consentire al nostro ‘amico a quattro zampe’ di godersi qualche ora all’aria aperta. In caso contrario, non rispettando quindi le norme, le punizioni potrebbero rivelarsi molto severe. Per maggiori informazioni, in tal senso, si può chiedere a una famiglia giapponese che, recentemente, è stata deferita dalla procura per non esser stati in grado di gestire una passeggiata al parco con il proprio cane.
A dire il vero in questa circostanza la situazione è ancora più pesante e delicata. L’uomo e la donna sono dei veri e propri fanatici di questi animali, al punto da averne addirittura sette nella propria abitazione. Proprio lo scorso febbraio, mentre passeggiavano con uno di questi, distrattisi un attimo lo hanno perso di vista ed è in quel momento che si è consumato il disastro. Il loro Shikoku si è fiondato su ben dodici persone, sette di queste ferite gravi e delle quali ben nove erano degli alunni di una scuola elementare.
Un bilancio terrificante e che rende bene l’idea del perché alcune leggi vadano applicate. Ma non è finita qua. Arrivati in ospedale, infatti, i feriti sono risultati positivi alla rabbia. In tal senso la legge giapponese sulla prevenzione di questa malattia è molto severa e obbliga a registrare i cani di età pari o superiore a 91 giorni presso i loro comuni entro circa un mese dall’acquisizione. Di tutti i cani in possesso della coppia, però, nessuno di questi era stato vaccinato, né tantomeno registrato presso il Comune. I due hanno ammesso le proprie colpe, confermando quanto denunciato, giustificando però la loro scelta con l’opinione che la vaccinazione antirabbica sia dannosa nei confronti del cane. I due proprietari sono ora indagati, presto si attendono novità in merito alla pena che dovranno scontare.
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