Rivoluzione “all’italiana” all’interno delle carceri olandesi: i giornali saranno privi della pubblicità e non solo.
Le carceri olandesi sono pronti a irrigidire il loro modello e lo faranno prendendo spunto da quelli italiani. In particolar modo nei Paesi Bassi l’intenzione è quella di tenere un carcerato il più lontano possibile dalla realtà esterna, limitare ogni genere di contatti soprattutto per elementi particolari. Il percorso del criminale, infatti, dovrà essere quello di ricostruire la propria immagine e la propria persona, lavorare per il reinserimento sociale e solo dopo potrà recuperare tutto di cui è stato privato negli anni vissuti dietro le celle. Alla base di questo tragico modus operandi ci sarebbe la volontà di bloccare il controllo esterno che alcuni personaggi, potrebbero avere con coloro i quali lavorano per lui ma, al contrario suo, sono riusciti a restare in libertà.
Per rendere ciò reale e concreto il governo olandese ha deciso di vietare o, per lo meno, ridurre la presenza di pubblicità dai giornali cartacei che vengono forniti all’interno del carcere. Una misura contenitiva che in Italia è da tempo di prassi e che starebbe fungendo da esempio anche per la nazione nordica. Sia chiaro la legge prevista dal ministro Franc Weerwind (che si occupa della tutela giuridica) non prevede l’applicazione su tutti i detenuti, ma solo sui casi limite o che, comunque, possono rivelarsi pericolosi. Tra questi, per fare un esempio pratico, ci sarebbe anche il celebre Ridouan Taghi. A personaggi come questi verrebbe tagliata, addirittura, la possibilità di aggiornarsi mediante radio e televisione o mettersi in contatto con telefonate e lettere, rendendo un incubo la condanna all’ergastolo che dovranno vivere.
L’attuazione di questa norma avverrà in tutti i carceri ma, come specificato, con misure e severità molto diversa. In quelli di massima sicurezza non vi sarà pietà, negli altri molti ne potrebbero anche essere esenti, lasciandola a chi merita una supervisione approfondita per i reati commessi o per la presenza in giri particolarmente pericolosi.
Non sono comunque mancate le critiche in Olanda a questo nuovo sistema che a breve potrebbe essere introdotto. Tra queste quella del Consiglio olandese per l’amministrazione della giustizia penale, il quale teme che il nuovo regime porti a un isolamento sociale esteso o assoluto, come spiegato da un loro referente: “Ciò crea la possibilità che si verifichi una situazione che non può più essere qualificata come umana“. E questo è solo uno dei punti di vista che si sono diffusi in ambienti politici, e non solo, per opporsi a questa novità. nel governo olandese, comunque, ogni opposizione verrà discussa prima di arrivare all’approvazione, per quanto la strada sembri ormai indirizzata.
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