Questione carne coltivata, la Florida imita l’Italia? A quanto pare la linea dettata dal ministro Francesco Lollobrigida piace
Direttamente dagli Stati Uniti D’America, precisamente dalla Florida, arrivano degli importanti aggiornamenti per quanto riguarda la vicenda della carne coltivata. I legislatori dello Stato americano continuano il loro lavoro per cercare di vietare la produzione e la vendita. Segno del fatto che la linea dettata dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, piace eccome all’estero.
Anche perché le ultime dichiarazioni da parte del governatore della Florida, Ron DeSantis, parlano forte e chiaro. Le sue parole non hanno bisogno di alcun tipo di presentazione: “Niente carne finita“. Anche perché, come dice la parola stessa, la carne coltivata viene realizzata in laboratorio grazie ad un campione di cellule animali che non richiede alcun tipo di macellazione degli stessi. Non si tratta, quindi, di carne “finta” o “sintetica”.
Carne coltivata, la Florida ragiona come l’Italia: non mancano le polemiche
Un settore che ha la supervisione da parte della Food and Drug Administration (FDA) ed anche del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. Anche perché due società come la “Good Meat” e la “Upside Food” hanno avuto il “via libera” da parte delle autorità governative e sanitarie americana per poter debuttare nel mercato locale. Insomma, gli USA hanno fatto capire la loro posizione in merito a questa vicenda, anche se l’Italia si è mossa con grande anticipo.
Non tutti, però, sono d’accordo visto che l’opposizione si fa sentire eccome all’estero. Anche perché, proprio in Florida, si sta seriamente valutando l’introduzione di due progetti di legge. Stiamo parlando della “HB 1071” e “SB 1084” per vietare la carne coltivata. La preoccupazione principale è quella che riguarda i possibili rischi per la salute. Tanto da ignorare le analisi fornite da parte della FDA.
In merito a queta vicenda sono arrivate anche le parole da parte di Tyler Sirois, repubblicano e deputato dello stato, ha precisato: “L’agricoltura e il bestiame sono industrie incredibilmente importanti per la Florida. Quindi penso che questa sia una discussione molto rilevante per il nostro Stato”. Sulla carne coltivata ha ammesso: “Credo che si tratti di un affronto a Madre Natura ed anche alla nazione intera“.