Finalmente anche in Corea del Sud il cane rimarrà effettivamente il migliore amico dell’uomo, senza finire in padella
Il 9 gennaio il parlamento sudcoreano ha approvato una legge, il cui testo è stato approvato con 208 voti a favore, nessuno contrario e due astensioni, che vieterà, entro tre anni, la vendita della carne di cane.
Il consumo di carne di cane ha una lunga tradizione in Corea del Sud, ma negli ultimi anni sempre più sudcoreani rifiutano di mangiarla, al contrario adottano questi meravigliosi animali per tenerli in casa e prendersi cura di loro.
Decisione importante
Il bando è stato il frutto di un’azione bipartisan sostenuta dal People Power Party, attualmente al potere, e dal Partito democratico, la principale forza d’opposizione, in un contesto di crescente consapevolezza nella società dei diritti degli animali e del numero sempre maggiore di proprietari di animali domestici nel Paese. L’attivista JungAh Chae, direttrice esecutiva della sezione sudcoreana della Humane society international, ha definito il voto “storico” spiegando che “La stragrande maggioranza dei sudcoreani rifiuta il consumo di carne di cane e vuole che le sofferenze dei cani siano relegate nei libri di storia”, ha dichiarato. “Ma ho il cuore spezzato per i milioni di cani per i quali il cambiamento arriva troppo tardi”. Le aziende coinvolte sono quelle che operano nella macellazione, nella distribuzione e nella preparazione di carne di cane e dovranno anche registrarsi presso i governi regionali, che le sosterranno dopo la chiusura dell’attività.
La carne di cane è una tradizione
La carne di cane fa parte da tempo della cucina sudcoreana, ma il suo consumo è diminuito drasticamente negli ultimi anni e sempre più cittadini adottano animali domestici. Soprattutto tra i giovani, mangiare carne di cane è già diventato un tabù, quindi negli ultimi tempi è aumentata la pressione sul governo per l’adozione di una legislazione in materia Nel paese sono ancora presenti numerosi allevamenti di cani, fino allo scorso anno risultavano 1.150 imprese attive, per questo sono previsti assistenza e indennizzi per gli allevatori e per tutti gli operatori costretti a chiudere le loro attività o a convertirle in altro. La legge renderà illegale la macellazione, l’allevamento, il commercio e la vendita di carne di cane per il consumo umano a partire dal 2027 e punirà questi atti con pene fino a 3 anni di carcere e con una multa di 30 milioni di won (20.800 euro). Anche se non prevede alcuna sanzione per il consumo. Anche la first lady Kim Keon-hee ha supportato questa decisione, affermando che vietare la pratica era una delle promesse della campagna elettorale del presidente Yoon Suk-yeol.