Case in affitto, scatta l’allarme per i locatori: gli affittuari hanno smesso di pagare!

Uno studio ha dimostrato come la situazione ‘case in affitto’ sia allarmante con gli affittuari che difficilmente pagano le mensilità

Possiamo descriverla come una situazione grave, un campanello d’allarme che risuona da tempo e che non può essere ignorato ancora. A rivelare la drammatica situazione è agi.it, che mette in guardia tutti i locatori: tantissimi affittuari non pagano o lo fanno in ritardo. I dati sono spaventosi in questo senso. In media, infatti, un inquilino su due lascia l’immobile senza aver pagato l’affitto. Ma non solo.

Case in affitto, scatta l'allarme per i locatori: gli affittuari hanno smesso di pagare!
Le persone non pagano l’affitto o lo fanno in ritardo: i numeri sono drammatici (Pixabay) – Cityrumors.it

In Italia sono circa il 62% delle persone a riconosce in ritardo la cifra che era stata pattuita. L’indagine è stata portata avanti da SoloAffitti. Questo gruppo opera da, oltre 25 anni, nel mercato della protezione della rendita immobiliare.  Garantiscono servizi di tutela che intervengono in caso di mancato pagamento del canone da parte dell’inquilino. Partendo da tutte le segnalazioni di morosità che hanno ricevuto negli anni, sono riusciti a tirar fuori questi numeri che preoccupano e non poco i proprietari delle case in affitto.

Questi dati hanno permesso anche di fare un’analisi dettagliata del tipo di persona che, rispetti alle altre, tende più a evadere il pagamento dell’affitto. Per esempio, si è scoperto che la maggior parte degli inquilini che interrompe il pagamento del canone d’affitto è di genere maschile, con un buon 68,8% e comprende una fascia d’età tra 0-49 anni (31,7%), 50-59 anni (25,4%) e 30-39 anni (22,8%).

Il rapporto tra la morosità e l’età

Più aumenta l’età quindi, più si abbassa la soglia di persone che vengono meno al proprio dovere. Allo stesso tempo, però, se ci si sposta all’estremo opposto e, quindi, tra i 18 e i 29 anni, la morosità è ancora più ridotta. I numeri, infatti, rivelano che per quest’ultima fascia si registra una percentuale del 1,8%, mentre il 6,3% per gli ultrasettantenni. Questo perché più si è giovani o più si invecchia e meno si è legati alla attività lavorativa o all’esigenze familiari più classiche e comuni.

Il rapporto tra la morosità e l'età
Più l’età è bassa o alta, più il tasso di morosità si abbassa (Pixabay) – Cityrumors.it

Un altro dato interessante proposto da agi.it è quello relativo alle cifre. La stragrande maggioranza delle segnalazioni di morosità (il 63,9%), infatti, si concentra principalmente nella fascia più bassa di canone, fino a 500 euro. Più aumenta la cifra, più c’è garanzia di versamento. In dieci anni l’indice di mensilità perse è di circa 9,8, per una media di 1.800€ di spese legali.

Silvia Spronelli, ceo di SoloAffitti, ha spiegato che: “L’attuale situazione di mercato vede un forte squilibrio fra una domanda di case in affitto in forte crescita (+229% solo nell’ultimo anno secondo l’Ufficio Studi SoloAffitti) e un’offerta inadeguata a soddisfare la richiesta”. 

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