Filippo Turetta subito dopo l’arresto ha raccontato come ha ucciso Giulia Cecchettin. E ‘Quarto Grado’ per la prima volta ripropone le sue parole
1° dicembre 2023, carcere Montorio di Verona. Filippo Turetta, da poco in manette per l’omicidio di Giulia Cecchettin, davanti ai magistrati racconta quanto successo in quel tragico 11 novembre. Nemmeno una lacrima, ma lunghe paure e lo sguardo rivolto verso terra.
Il giovane, che sembra più magro rispetto alle foto pubblicate durante nelle settimane precedenti, racconta i dettagli shock di un omicidio che qualche settimana prima aveva scosso l’intera Italia. Ripercorre passo passo i gesti fatti e alla fine sottolinea: “Non avrei mai pensato di farle questo”.
Il video dell’interrogatorio di Filippo Turetta viene in esclusiva proposto da Quarto Grado a pochi giorni dall’inizio del processo. Un colloquio tra il giovane e i magistrati che è durato ben sette ore. Il giovane ripercorre passo passo come ha ucciso Giulia. Il ragazzo sin da subito sembra molto lucido, nemmeno una lacrima nel rivivere cosa è successo quel tragico 11 novembre.
“Sono colpevole – le sue parole riportate dall’Adnkronos – avevo preso prima un coltello e poi un altro dal sedile del passeggero. Con entrambi in mano ho iniziato a rincorrerla. Mi avvicinavo sempre di più. Poi non so se l’ho spinta oppure è inciampata. Ad un certo punto è caduta, io mi sono abbassato sopra di lei e ho iniziata a colpirla. Lei naturalmente gridava aiuto“. 10-12 fendenti e poi tutto quello che sappiamo. La fuga e l’arresto in Germania.
Un racconto fatto di lunghe pause, ma molto lucido. Alla fine dell’interrogatorio Turetta ammette di non aver mai pensato di poter arrivare a tanto.
Il video è stato reso noto ormai a pochi giorni dal processo. Da lunedì 23 settembre, infatti, inizia il lungo percorso giudiziario che vedrà il giovane sul banco degli imputati. Stando a quanto riferito da Il Resto del Carlino, Turetta non sarà presente alla prima udienza. Una decisione in linea con la strategia difensiva. Gli avvocati del ragazzo hanno sempre detto di non voler la spettacolarizzazione di questo processo e da qui la scelta di non andare subito in Aula.
Un lungo processo che vedrà un solo testimone per la difesa e 30 per l’accusa. Ricordiamo che su Turetta pende la premeditazione e, quindi, non è da escludere l’ergastolo.
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