La Polizia è stata richiamata dai vicini, che hanno scoperto una valigia contenente un cadavere. Attraverso le indagini, gli agenti hanno scoperto una verità sconvolgente
Quando gli agenti di polizia sono arrivati sul posto, richiamati da alcuni inquilini delle case limitrofe (preoccupati per l’odore che arrivava dalla valigia che era stata abbandonata davanti ai cassonetti della spazzatura), avevano le idee piuttosto chiare su ciò che avrebbero trovato all’interno del baule. Ma quando si sono imbattuti nelle immagini delle telecamere di sorveglianza di alcune attività commerciali presenti in zona, hanno faticato a credere ai loro occhi.
La scena che si è materializzata davanti agli occhi degli agenti di polizia, era clamorosa: nessuno poteva immaginare di fare una scoperta così incredibile. A lasciare davanti ai cassonetti la valigia contenente un cadavere è stata infatti un’insospettabile. L’ultima persona dalla quale i funzionari delle forze dell’ordine si sarebbero mai immaginate una sorpresa di questo tipo. “Siamo rimasti sotto shock”, ha confermato uno degli agenti di polizia accorso sul posto. “Nella mia vita da poliziotto ne ho viste di cotte e di crude, ma una cosa così, proprio non me la sognavo”.
Dalle immagini la verità shock: ecco chi ha portato il cadavere davanti ai cassonetti
Per scoprire la verità, i poliziotti hanno fatto ricorso alle telecamere di sorveglianza posizionate all’esterno di un’attività commerciale (un parrucchiere per signore), che si trova proprio di fronte al cassonetto della spazzatura dove è stata lasciata la valigia che conteneva il corpo senza vita di una donna. Dopo aver visto le immagini, i funzionari delle forze dell’ordine, hanno capito che la responsabile abitava in una casa che si trova proprio davanti al luogo del ritrovamento. Le immagini erano infatti chiarissime. Dal portone di fronte al parrucchiere, è uscita una donna, che aveva in mano la pesante valigia (che trascinava a fatica) e che ha lasciato di fronte ai bidoni della spazzatura. Questa donna era una suora.
La religiosa, così come si vede nel filmato, esce dalla sua abitazione, porta con se la valigia e, dopo essersi sincerata che nessuno l’avesse vista, torna immediatamente nella sua casa: tutto in pochi secondi. All’interno del baule c’erano delle ossa e dei resti di un’altra donna. Prima di scoprire la verità nel quartiere si era diffuso il panico. Molti temevano che potesse essere in atto una sorta di regolamento di conti tra bande rivali. O una sorta di rapimento finito male, con i sequestratori costretti ad abbandonare il corpo della donna rapita e uccisa. Niente di tutto questo: la spiegazione (per quanto possibile) è ancora più clamorosa e inaspettata.
La promessa fatta alla fidanzata
La suora, una religiosa di una comunità protestante cilena (nei pressi di Ñuñoa, a Santiago del Cile), ha 58 anni ed una storia particolare alle spalle. Prima di entrare in convento aveva avuto una storia con un uomo: una relazione dalla quale è nata una figlia. Poi, una volta diventata suora, la donna ha scoperto di essere omosessuale, ed ha intrapreso una relazione con un’altra suora, molto più grande di lei. Le due si erano fatte una promessa: “Resteremo insieme anche dopo la nostra morte”. Per questo motivo la 58enne ha evitato di far cremare il corpo della fidanzata e l’ha tenuta con se. “Qui c’era un patto tra le due donne. La persona è morta un anno fa e l’altra l’ha tenuta in una valigia da allora a causa dell’affetto che aveva per lei“, ha detto alla stampa il sottoprefetto, Juan Fonseca.
Ma ad un certo punto la figlia della donna, l’ha avvisata del suo imminente ritorno in città. Messa alle strette (con il rischio che la ragazza scoprisse il corpo), la suora è stata costretta a disfarsi del cadavere della fidanzata. “Di fronte alla probabilità di trovare questa valigia con il corpo della sua amica, ha deciso di lasciarla per strada. Questa è l’unica spiegazione logica che abbiamo finora”, ha spiegato il procuratore Lanas che si occupa delle immagini. Interrogata dalla polizia, la donna ha raccontato per filo e per segno ciò che era accaduto, senza il minimo tentennamento: come si trattasse della cosa più normale del mondo. “Le avevo promesso che sarebbe rimasta sempre con me e ho fatto di tutto per mantenere questa promessa. Non l’ho uccisa io. E’ morta di morte naturale e per me è stata una grande sofferenza”.
La decisione della Polizia: nessun arresto
L’autopsia sul corpo della donna ha confermato la versione della suora. L’anziana sarebbe deceduta per cause naturali e non sono state riscontrate anomalie sul suo corpo. Solo la normale decomposizione, dovuta alla morte, avvenuta un anno prima. Motivo che ha portato le autorità a non prendere provvedimenti nei confronti della suora. Nessun fermo di polizia, nessun arresto (nonostante un chiaro occultamento di cadavere). La suora è stata solamente denunciata alle autorità sanitarie. Il suo comportamento viola infatti il normale codice sanitario. Per lei potrebbe scattare una denuncia per non aver notificato alle autorità la morte della sua amica, che di conseguenza non ha potuto essere sepolta o cremata. Ma non rischia il carcere o altre sanzioni disciplinari.