Cecilia Sala, si continua a lavorare per la scarcerazione della giornalista dall’Iran. Il fattore Trump diventa importante: gli scenari.
Si parlano le ambasciate, un primo importante passo verso la libertà. Questo è il nuovo tassello del mosaico che dovrà portare alla liberazione di Cecilia Sala da Evin a Teheran, carcere iraniano dove la cronista de Il Foglio e podcaster di Chora Media è detenuta dallo scorso 19 dicembre.
La situazione è concitata: una trattativa per la scarcerazione della giornalista 29enne era stata intrapresa lontano dai radar. Appena si è capito che l’operato degli 007 nostrani non sarebbe bastato, è stata diffusa la notizia: a dare l’allarme il compagno della cronista. Giornalista de Il Post che ha allertato immediatamente stampa e istituzioni. Il passare dei giorni ha rivelato anche la centralità di Mohammad Abedini Najafabani.
Il 38enne dal doppio passaporto – svizzero e iraniano – fermato a Malpensa in contemporanea alla formalizzazione dell’arresto in terra iraniana di Cecilia Sala. La reporter è accusata di aver violato le Leggi della Repubblica Islamica, ma a conti fatti si cerca una strada alternativa per evitare l’ergastolo all’ingegnere iraniano.
L’uomo, nella fattispecie, è accusato di aver violato le leggi sull’esportazione, associazione per delinquere e appartenenza a un’organizzazione terroristica. È al soldo dei pasdaran: il suo operato è stato riscontrato in un’operazione terroristica in Giordania firmata i Guardiani della Rivoluzione.
A perdere la vita sono stati 3 Marines e Abedini (come viene definito dall’inizio di questo intrigo internazionale) ha utilizzato una società schermo per acquistare e rivendere armi ad alta tecnologia. Una vera e propria traccia che ha messo in moto le autorità statunitensi. L’ergastolo è la pena più alta che l’ingegnere dovrà scontare.
Nel frattempo è stato fermato in Italia, ma si attende l’estradizione in USA. Intanto il detenuto staziona nel carcere di Opera. Torniamo, quindi, a Cecilia Sala. Vige attualmente un braccio di ferro per cercare di evitare all’uomo l’estradizione in USA, attraverso i domiciliari in Italia o in Svizzera. Gli iraniani confidano nella collaborazione dello Stivale, in cambio la liberazione di Cecilia Sala.
Questa la dinamica che i nostri diplomatici non intendono accettare: lo Stivale si sente violato. Punto che le istituzioni italiane hanno precisato attraverso la figura del Ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il quale ha chiamato l’ambasciatore iraniano alla Farnesina. Un incontro volto a ribadire che Sala deve essere liberata immediatamente in quanto le accuse che le vengono imputate non stanno in piedi dal punto di vista formale: sono passati troppi giorni dalla formulazione delle imputazioni.
Inoltre si parla di violazione delle Leggi della Repubblica Islamica da parte di Sala, ma non ci sono a oggi riferimenti precisi. Impossibili da stabilire in quanto la donna stava soltanto svolgendo il proprio lavoro, aveva inoltre tutti i documenti in regola. Attenuante ulteriore che definisce la reclusione della giornalista come una vera e propria persecuzione. Aspetto inammissibile per Antonio Tajani.
Il Ministro degli Esteri, anche sui suoi social, ha ribadito: “Nessuno può essere perseguitato per aver raccontato la realtà. Il giornalismo non è reato”. Parole forti che hanno messo in allarme le autorità iraniane, le quali avevano assicurato l’ottima salute della cronista. Tutto smentito in un secondo momento dalle parole della stessa che hanno premuto su aspetti totalmente diversi: “Fate presto – ha rivelato la donna in una breve telefonata al compagno – dormo sul pavimento con due coperte e una luce puntata in faccia. Mi hanno tolto anche gli occhiali”.
Un grido di disperazione che ha indispettito non poco l’Italia: il risultato è che Abedini resta in carcere. Esiste un alto rischio di fuga. Così la Giustizia Italiana non si piega al volere dell’Iran, ma si deve trovare un’altra strada per portare via la giornalista dal territorio iraniano. Cecilia Sala deve tornare a casa da donna libera. Ci sono tre sentieri di percorrenza per arrivare all’obiettivo.
Giuliano Foschini, sulle pagine di Repubblica, precisa che l’intelligence sta lavorando duramente per creare un varco. La stessa cosa sta facendo la Premier Giorgia Meloni in ambito istituzionale: Presidente del Consiglio che ha anche telefonato ai genitori di Cecilia Sala. C’è poi una terza via: il Ministro della Giustizia Carlo Nordio potrebbe utilizzare un cavillo per evitare l’estradizione in USA a Mohammad Abedini Najafabani. Provvedimento ancora non formalizzato.
L’ultima strada, una quarta, sarebbe quella di far passare due mesi di trattative. Tempo lungo, ma solo se Cecilia Sala dovesse restare in Iran. Qualora la donna venisse riportata in Italia, scontando il tempo che resta ai domiciliari presso l’ambasciata iraniana, si aprirebbe un ulteriore fronte di trattative in grado di mettere d’accordo tutti.
Per rimanere aggiornato sulle principali notizie di cronaca clicca qui: Cecilia Sala, le condizioni peggiorano: nessuna tutela per la giornalista | La verità su cibo e acqua mai arrivati
Occorre, questo ha chiesto Giorgia Meloni, chiudere la vicenda entro il prossimo 20 gennaio. L’insediamento di Trump alla Casa Bianca è la deadline: The Donald, una volta insediatosi come Presidente americano, potrebbe cambiare l’iter dei prigionieri USA facendo saltare il banco di una trattativa che somiglia sempre più a una partita a Risiko. In gioco c’è l’incolumità di una tra le 29 croniste più seguite d’Italia.
Cecilia Sala, le trattative per il rilascio della giornalista proseguono: Giorgia Meloni incontra Donald Trump.…
Il fisco italiano ha registrato una perdita miliardaria a causa dei paradisi fiscali che permettono…
Coloro che si trovano al posto di guida dovranno verificare che i passeggeri abbiano le…
Le truffe telefoniche aumentano ogni giorno, ma per alcune c'è un modo per riuscire a…
L'Intelligenza Artificiale è il prossimo passo verso l'estinzione? La previsione di uno dei massimi esperti…
Svolta improvvisa per quanto riguarda il nostro Paese. Il premier ha raggiunto una intesa con…