Gli animali possono entrare tranquillamente nel luogo ancora pieno di radiazioni: gli scienziati hanno fatto una grande scoperta
Ancora oggi si parla dell’incidente della centrale nucleare di Chernobyl del 1986. L’enorme disastro aveva provocato la dispersione di un’enorme quantità di materiale radioattivo in tutta l’area e non solo. Nonostante siano passati quasi quarant’anni, questa situazione è da sempre un grande mistero. Per gli esseri umani è praticamente impossibile e vietato visitare il posto o anche solo avvicinarsi all’ingresso. Discorso diverso per gli animali, che sempre più spesso si spostano in quella zona, ovviamente senza avere idea di cosa li aspetta.
Infatti, a causa dell’enorme pericolo delle radiazioni cancerogene liberate nel 1986, più di centomila residenti locali hanno dovuto lasciare per sempre l’area attorno alla centrale nucleare di Chernobyl. Proprio in quel periodo è stata istituita la “Zona di esclusione di Chernobyl”, detta anche CEZ. Non si può entrare all’interno del luogo, che copre circa 2.600 km², senza un motivo valido e un’autorizzazione scritta e firmata. In pochissimi, se non praticamente nessuno, è mai rientrato dopo il disastro nucleare. Discorso diverso ovviamente per gli animali.
Tutti i dettagli
Ciò rende la CEZ un luogo molto interessante per studiare la natura e in che modo si evolve e si adatta. Ad esempio è possibile valutare come gli ecosistemi si riprendono dopo una catastrofe di questo calibro, e come di conseguenza si comportano le popolazioni in assenza di persone. Inoltre, è una prova perfetta per scoprire come tutti gli organismi ed esseri selvatici affrontano le condizioni cancerogene del posto. Le radiazioni che si sono disperse alla fine degli anni ’80 hanno cambiato in modo indelebile la storia degli uomini. Dal punto di vista della ricerca scientifica, questo luogo ha un interesse e un appeal senza precedenti: negli anni ha portato a diverse scoperte e a risultati incredibili.
Le indagini, gli studi e gli esperimenti hanno aiutato gli scienziati ad arrivare a svariate conclusioni, che a loro modo possono essere rivoluzionarie. È il caso, per esempio, dei lupi locali, che hanno già mostrato dei risultati veramente promettenti in ambito medico. La questione interessa anche anche e soprattutto noi esseri umani: gli animali ormai sono i veri protagonisti di quella zona. Per esempio queste specie hanno dimostrato una maggiore resistenza al cancro. Si tratta di un dettaglio che va tenuto a mente e che in futuro potrebbe salvare, o almeno rendere più semplice, la vita di moltissime persone.