Le esequie del Pontefice saranno celebrate dal cardinale decano Re. Il porporato potrebbe avere un ruolo decisivo nell’elezione del nuovo Santo Padre
L’ultimo saluto al Pontefice è in programma domani, sabato 26 aprile, alle ore 10. Dopo i tre giorni in cui centinaia di migliaia di fedeli hanno omaggiato il Santo Padre, il feretro di Francesco uscirà dalla Basilica di San Pietro per i funerali. Una giornata che si preannuncia molto emozionante e dà il via ai cosiddetti novendiali, ovvero i nove giorni di lutto dove si commemorerà il Papa prima di iniziare il conclave.

I funerali di Francesco saranno celebrati da Giovanni Battista Re. Una giornata sicuramente molto particolare per il cardinale decano, che negli ultimi tempi è stato molto vicino a Bergoglio. Non è la prima volta per lui visto che già in passato era avvenuta la stessa cosa con Ratzinger.
Chi è il cardinale Giovanni Battista Re
Nato il 30 gennaio 1934 a Borno, in provincia di Brescia, Giovanni Battista Re è uno dei cardinali più apprezzati in Vaticano. Lo descrivono come una persona molto ironica, leale oltre che elemento d’unione con le congregazioni. Infatti, nelle ultime ore molti quotidiani hanno evidenziato come il porporato, anche se non prenderà parte al conclave per limiti d’età, potrebbe svolgere un ruolo fondamentale dall’esterno per l’elezione del nuovo Papa.
L’ingresso nel seminario per il cardinale Re è avvenuto all’età di 11 anni subito dopo la guerra. Nel 1957 la nomina a sacerdote. Il trasferimento a Roma per completare gli studi e poi la spola tra Brescia e il Vaticano. Nel 1987 la nomina di vescovo dopo che per otto anni è stato assessore della Segreteria di Stato su nomina di Wojtyla. La collaborazione tra lui e Papa Giovanni Paolo II è stata sempre molto stretta tanto che il Santo Padre polacco ha deciso di farlo diventare cardinale nel 2001.

Nomina che ha permesso a Re di prendere parte al conclave del 2005 e del 2013 senza, però, ottenere la nomina di Papa. Nonostante questo il porporato è molto stimato dai colleghi e dall’intera Santa Sede tanto che gli hanno affidato il compito non semplice di celebrare i funerali di Ratzinger ed ora quelli di Bergoglio. Con Francesco c’era un rapporto di fiducia e di stima. Una persona fidata che ha avuto l’incarico di occuparsi degli inviti ai Capi di Stato. E vedremo se anche dall’esterno sarà decisivo per l’elezione del futuro Pontefice.