Ieri Ryan Wesley Routh di 58 anni ha attentato alla vita del candidato repubblicano alla presidenza degli Usa Donald Trump.
Odia il tycoon, ha una società di costruzioni, vive alle Hawaii, ha molti precedenti alle spalle ed ha sposato la causa dell’Ucraina. Alcuni media lo hanno intervistato nel 2022 a Kiev, durante una manifestazione a seguito dell’invasione russa. “Sono determinato a volare a Cracovia e poi andare al confine con l’Ucraina come volontario per combattere e morire. Posso essere da esempio. Dobbiamo vincere”, ha detto allora. E poi ha aggiunto: “Putin è un terrorista e deve essere eliminato. C’è bisogno che tutti, in tutto il mondo, lascino quello che stanno facendo e vengano qui, ora”.
Un profilo particolare quello di Ryan Wesley Routh, bloccato ieri dopo aver preso di mira Trump su un campo da golf a West Palm Beach, in Florida, e messo in fuga dal secret service. “Odiava l’ex presidente come ogni persona ragionevole. Ma è un uomo onesto e un gran lavoratore”, ha detto il figlio dell’uomo, il 35enne Oran Routh. Il padre è molto attivo sui social media. Sostenitore del Partito democratico, ha scritto di aver combattuto come volontario in Ucraina. Alcuni dei suoi contenuti erano volti a reclutare volontari afgani per combattere al fronte contro le forze russe.
Originario del North Carolina, Routh si è trasferito alle Hawaii nel 2018, dove ha aperto una società di costruzioni per la realizzazione di strutture per i senzatetto. Routh ha una lunga fedina penale, dal possesso di droga alla guida senza patente. Il 22 aprile scorso, su X, ha scritto che alle prossime elezioni presidenziali di novembre “in gioco c’è la democrazia e non possiamo fallire”. Rivolgendosi all’allora candidato democratico Joe Biden ha scritto che c’è bisogno di una “America democratica e libera” perché Trump “vuole rendere gli americani schiavi contro i padroni“.
Ryan Wesley Routh è stato quindi arrestato ieri dall’Fbi, dopo che una persona aveva fotografato la targa dell’auto in fuga, una Nissan nera. Poco prima, alle 13 e 30 circa, si era appostato con un fucile semiautomatico tipo AK-47 che emergeva dalla recinzione metallica tra i cespugli del campo da golf, a circa 500 metri di distanza, fornito di cannocchiale da puntamento. Gli agenti al seguito di Trump hanno notato la canna del fucile spuntare dai cespugli ed hanno aperto il fuoco nella sua direzione. Tra i cespugli le autorità hanno rinvenuto due zaini, una placca per giubbotto antiproiettile ed una telecamera GoPro attaccata alla recinzione.
Forse la telecamera era pronta per riprendere l’attentato. “Prima che le voci si diffondano fuori controllo, voglio che sentiate questo: sono al sicuro e sto bene! Nulla mi rallenterà. Non mi fermerò mai”, ha detto Trump, scampo ad un nuovo tentativo di assassinio contro di lui, come accaduto già due mesi fa in un comizio in Pennsylvania. Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris hanno detto di essere “sollevati che stia bene”. Si tratta del secondo attentato contro il tycoon nel corso della campagna per le presidenziali 2024. Il 13 luglio scorso, durante un comizio a Butler in Pennsylvania, Trump è stato ferito a un orecchio da un colpo sparato dal 20enne Thomas Matthew Crooks, poi ucciso dal secret service. Nell’episodio è rimasto ucciso uno spettatore ed altre due persone sono state ferite.
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