Un uomo di 45 anni ha chiamato migliaia di volte la polizia nell’arco di pochi anni, le forze dell’ordine lo hanno arrestato dopo l’ennesima
Quello degli scherzi telefonici è un gioco che andava di moda qualche anno fa, quando i ragazzi si divertivano a prendere le Pagine Gialle, per scegliere dei numeri e inventare delle storie esilaranti prendendo in giro chi era dall’altra parte. Una tendenza che pian piano sembrerebbe aver perso piede e non essere più frequente come era una volta.
Un modo di giocare senza ombra di dubbio fastidioso per la vittima che veniva scelta in un modo del tutto casuale, ma che era del tutto innocuo. A meno di clamorose conseguenze, infatti, chi riceveva la telefonata spesso si rendeva conto dello scherno e attaccava all’istante, ponendo così fine a tutto.
Come ogni cosa, però, c’è sempre chi tende a esagerare e ad andare oltre. Sì, perché bisogna sempre fare i conti anche con chi si sceglie come potenziale vittima e quindi chi si va a disturbare. Non tutti, infatti, sono potenziali vittime, anzi c’è chi non andrebbe considerato in ogni caso.
Il riferimento è ovvio, quasi scontato in certi casi, e chiaramente riguarda le istituzioni e in particolar modo le forze dell’ordine. Non è raro infatti che qualcuno, osando un po’ troppo, abbia composto i numeri dedicati per richiedere interventi fittizi, spesso pagandone le conseguenze.
Nessun caso prima d’ora, però, aveva mai raggiunto i livelli di quanto avvenuto nella città di Abiko, nella prefettura di Chiba, in Giappone. Qui un uomo è stato arrestato dopo aver chiamato innumerevoli volte in un anno la polizia, apparentemente senza un vero e proprio motivo.
Il sospettato in questione è Yuki Shimizu, un disoccupato di 46 anni, che è stato arrestato per aver chiamato il numero di emergenza delle forze dell’ordine 4.250 volte negli ultimi 12 mesi. Un numero incredibile, ma che soprattutto non si è mai rivelato realmente utile, dal momento che ogni volta che questi intervenivano la situazione sembrava serena.
L’arresto è avvenuto lo scorso 14 febbraio, quando l’uomo ha chiamato per 14 volte la polizia nella fascia orare compresa tra le 17:00 e le 21:00. All’ennesimo intervento invano, però, le autorità stanche di questa situazione, hanno deciso di intervenire e prendere i provvedimento adeguati.
Al centro delle polemiche portate avanti da Yuki Shimizu c’erano dei presunti rumori provenienti dall’abitazione sopra di lui. Motivo per cui la polizia aveva posizionato degli agenti nell’appartamento sottostante nello stesso periodo di tempo, ma non senza mai sentire alcun rumore sospetto o che giustificasse le tante chiamate.
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