La vita di Cinzia Dal Pino è cambiata dalla sera di domenica 8 settembre: ecco la ricostruzione e la decisione del gip nei suoi confronti
Doveva essere una serata come tutte le altre quella di domenica 8 settembre. Invece si è trasformata in un incubo dal quale la donna di 65 anni non riesce ad uscire. La donna in più di un’occasione ha spiegato agli inquirenti di non voler uccidere la persona che le aveva rubato la borsa, ma solamente recuperare la refurtiva.
Una versione che non convince pienamente gli inquirenti. Sono ancora diversi i punti da chiarire e per questo motivo il Gip ha deciso di optare per una misura cautelare ai domiciliari e con il braccialetto elettronico. Il rischio, nonostante le parole della donna, è quello di una reiterazione del reato. Una serata, quindi, che si è trasformata in un vero e proprio incubo dal quale la 65enne non uscirà facilmente.
“Non volevo ucciderlo“. È questo quanto detto dalla donna agli inquirenti subito dopo l’incidente e ripetuto anche nei giorni successivi. Erano le 23 di domenica 8 settembre quando la donna aveva lasciato un ristorante di Viareggio e stava raggiungendo la macchina. Una volta salita, un uomo è spuntato all’improvviso e ha tentato di portarle via la pochette. Una breve colluttazione e poi il coltello che ha portato la 65enne a desistere.
Ma non è assolutamente finita qui. La donna lo ha seguito con la macchina e ad un certo punto investito “per recuperare la borsa“. “C’erano le chiavi di casa e i documenti – ha raccontato la donna – e avevo paura che potesse arrivare nella mia abitazione“. Da questo momento, come svelato dal suo avvocato dal Corriere della Sera, è iniziato un vero e proprio incubo.
Cinzia Dal Pino è inseguita dal rimorso di aver fatto una cosa che non voleva e le due notte trascorse in carcere sicuramente non aiutano. Alla fine il gip ha deciso per una misura cautelare ai domiciliari per il rischio di reiterazione del reato, ma la donna ha ribadito il fatto di non avere intenzione di uccidere l’uomo.
Sono comunque diversi i punti da chiarire a partire dal perché lo ha colpito più volte. La donna ha spiegato che l’uomo ha provato a rialzarsi e lo ha colpito alle gambe per bloccarlo in modo definitivo. Altra cosa da capire è perché non ha chiamato subito la polizia ed è andata a riprendere l’ombrello che aveva preso in prestito per uscire dal locale. Tutte questioni che fanno pensare ad una versione diversa e quindi si preferisce mantenere la massima cautela.
Si attende anche l’autopsia per accertare meglio le cause del decesso. L’uomo è arrivato in ospedale grave e in arresto cardiaco. L’ipotesi è che la morte sia stata provocata dalle lesioni agli organi interni, ma si aspettano gli approfondimenti medici per avere un quadro più chiaro.
“La donna è andata molto oltre. È una cosa che va condannata. Noi abbiamo il compito da una parte di punire chi sbaglia, ma anche cercare di fare in modo che il cittadino possa vivere in tranquillità. La sicurezza deve essere un tema di tutti e non solo di destra o sinistra“, le parole di Massimiliano Romeo.
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