Clamorosa scoperta: ecco i devastanti effetti del lockdown sul cervello degli adolescenti

Un recente studio ha portato alla luce che proprio a causa delle restrizioni totali imposte nel periodo della pandemia di Covid, il cervello dei più giovani subiva dei profondi mutamenti nel processo di maturazione

Le misure di confinamento, di blocco o di chiusura, indicate anche con l’anglicismo lockdown, costituiscono un protocollo d’emergenza che impone restrizioni alla libera circolazione delle persone per diverse ragioni, siano esse relative alla salute o inerenti a questioni di pubblica sicurezza. E durante l’emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19, la maggior parte dei governi mondiali ha imposto ai propri cittadini questa particolare misura d’emergenza.

Gli effetti del lockdown sugli adolescenti – Cityrum0ors.it –

 

Il periodo del covid ha avuto un impatto deleterio soprattutto sui giovanissimi. La chiusura forzata delle scuole, l’interruzione delle relazioni con gli amici, la sospensione delle attività sociali e sportive hanno accentuato ansia e depressione. Ora però uno studio americano ha indagato come gli effetti del lockdown legati alla pandemia abbiano influito purtroppo anche sulla struttura del cervello degli adolescenti ritardandone il processo di maturazione.

Un periodo buio della nostra vita

Resterà comunque la si pensi un periodo davvero tremendo nelle nostre vite. Il 21 febbraio 2020 era stato individuato il primo caso italiano di infezione da Covid-19, una malattia strana, per lo più sconosciuta soprattutto per gli effetti sull’uomo. Giorni tremendi di paura e sgomento che, in un crescendo di decisioni prese a livello politico, dall’allora governo presieduto da Giuseppe Conte, si arriva al 9 marzo, alla pubblicazione di un Dpcm che disponeva restrizioni per l’intero Paese, che diventava così un’unica zona rossa. L’11 marzo è il giorno in cui scatta ufficialmente il lockdown, un termine che oggi è di uso comune e conosciamo tutti. In pratica non si poteva uscire se non con una “autocertificazione“, per motivi di lavoro, di salute o per fare la spesa. All’improvviso la vita nel nostro paese e per tutti gli italiani si congela e per la prima volta dopo la Seconda Guerra Mondiale si torna al coprifuoco. Vengono chiuse le scuole, viene impedito di sposarsi, vengono chiusi bar, ristoranti negozi, palestre, piscine, cinema, teatri, musei, discoteche e stazioni sciistiche. A distanza di anni si continua a studiare gli effetti di quello stravolgimento incredibile nelle vite e nelle abitudini di ognuno di noi, soprattutto per la mancanza di relazioni sociali, lo stop di qualsiasi attività e il senso di costrizione e paura che abbiano sentito sulla pelle per lunghi giorni.

Riduzione della corteccia celebrale – Cityrumors.it

 

Lo studio che allarma

L’ultimo studio, che arriva direttamente dagli Stati Uniti e che ha preso in esame gli adolescenti, forse i più colpiti durante il periodo di clausura forzato, ha portato a risultati che destano molta preoccupazione tra gli esperti. In pratica il lavoro condotto dall’università di Washington, pubblicato sulla rivista ‘Pnas’ (Proceedings of the National Academy of SciencesI), ha rilevato che i lockdown imposti durante la pandemia di Covid, con l’obbligo di restare a casa e la chiusura delle scuole, hanno invecchiato prematuramente il cervello degli adolescenti. Le restrizioni sociali hanno velocizzato la loro maturazione cerebrale, con un’accelerazione media di 4,2 anni nelle femmine e di 1,4 anni nei maschi. I ricercatori sono partiti dall’assunto, peraltro già documentato in altri studi, secondo cui durante l’emergenza legata alla pandemia di Covid-19 l’interruzione della routine quotidiana e delle attività sociali hanno generato un impatto negativo sulla salute mentale dei teenager. Così i ricercatori si sono concentrati sullo spessore della corteccia cerebrale, lo strato esterno di tessuto del cervello, indice del livello di maturazione cerebrale. 

La ricerca è iniziata nel 2018 coinvolgendo 160 giovani di 9-17 anni con l’obiettivo iniziale di valutare i cambiamenti nella struttura cerebrale durante l’adolescenza. L’arrivo del Covid ha bloccato lo studio, ma poi ha consentito delle rilevazioni differenti e inaspettate. Partendo dai dati del 2018, nel 2021 i ricercatori hanno confrontato lo sviluppo reale del loro campione con un modello dell’assottigliamento corticale atteso durante l’adolescenza. Gli esami eseguiti sugli adolescenti nel 2021 hanno mostrato un assottigliamento eccessivo, rispetto ai modelli di riferimento, della corteccia cerebrale. In pratica gli adolescenti interessati da questo problema hanno subito un invecchiamento precoce della propria corteccia celebrale, cosa che accade infatti piano piano con l’avanzare dell’età.

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