Clima, allarme dall’UNICEF: più di 700 milioni di bambini possono morire di sete nel mondo

L’alta vulnerabilità idrica di alcune regioni della terra può significare che 1 bambino su 3 in tutto il mondo non ha abbastanza acqua per soddisfare le sue esigenze quotidiane

Un bambino su tre, ovvero 739 milioni nel mondo, vive in aree già esposte a livelli alti o molto alti di scarsità d’acqua, con i cambiamenti climatici che minacciano di rendere questa situazione peggiore. Inoltre, il doppio impatto della diminuzione della disponibilità di acqua e dell’inadeguatezza dell’acqua potabile e dei servizi igienici, rischia di aggravare ancora di più le difficoltà, esponendo i bambini a un rischio ancora maggiore.

Un bambino su cinque muore di sete nel mondo – Cityrumors.it –

 

Secondo l’ultimo rapporto “The Climate Changed Child” dell’Unicef, sempre più bambini nel mondo vivono in zone dove non c’è abbastanza acqua. La situazione più critica viene registrata in Medio Oriente, nel Nord Africa e in Asia meridionale, dove quella che viene definita vulnerabilità idrica estrema, mette a rischio la loro vita, la loro salute e il loro benessere.

Dopo la fame ecco la sete nel mondo

Oltre 1,50 miliardi di persone, tra cui 739 milioni di bambini, vivono in aree ad alta, o estremamente alta, vulnerabilità idrica.  E’ quanto rileva il nuovo rapporto “The Climate Changed Child” dell’Unicef, pubblicato in questi giorni, che mette in rilievo la situazione oramai drammatica in cui versano alcune zone del pianeta per quanto riguarda la disponibilità di acqua. The Climate Changed Child, lanciato in vista del Summit sul cambiamento climatico della COP28, cioè la prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà tra il 30 novembre e il 12 dicembre 2023, presso l’Expo City di Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, con l’obiettivo di sollecitare Stati e aziende a ridurre le emissioni di CO2 e ad abbandonare progressivamente i combustibili fossili, mette in luce la minaccia per i bambini dovuta alla vulnerabilità idrica, uno dei modi in cui gli impatti del cambiamento climatico si fanno sentire. Fornisce un’analisi degli impatti dei tre livelli di sicurezza idrica a livello globale: scarsità d’acqua, vulnerabilità idrica e stress idrico.

La siccità, un problema del mondo – Cityrumors.it –

 

La principale causa di morte

La vulnerabilità idrica estrema è una delle principali cause di morte tra i bambini sotto i 5 anni per malattie prevenibili. Il rapporto mostra che quelli maggiormente colpiti vivono in paesi a basso e medio reddito in Africa Subsahariana, in Asia Meridionale e Centrale e in Asia Orientale e Sudorientale. Nel 2022, 436 milioni di bambini vivevano in aree con vulnerabilità idrica estrema. Fra i paesi più colpiti: Niger, Giordania, Burkina Faso, Yemen, Ciad e Namibia, in cui sono esposti 8 bambini su 10. Sempre secondo il rapporto dell’Agenzia delle Nazioni Unite, il cambiamento climatico sta portando anche a un aumento dello stress idrico ovvero il rapporto tra la domanda di acqua e le scorte rinnovabili disponibili. Entro il 2050, si prevede che 35 milioni di bambini in più saranno esposti a livelli elevati o molto elevati di stress idrico, e coinvolgerà anche alcune zone del  Medio Oriente e il Nord Africa e l’Asia meridionale che attualmente affrontano i maggiori cambiamenti.

 

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