Codice della Strada, a vincere sono ancora i furbetti del pass: il 2024 è l’anno in cui arrivano a 40mila i falsi invalidi nei parcheggi.
Codice della Strada, le nuove norme fanno molto discutere a causa di regole stringenti per chi è al volante e non solo. Tra possibili infrazioni e altrettante sviste, trionfano nel 2024 altri numeri e sono quelli che indicano le persone occupanti dei parcheggi riservati agli automobilisti con disabilità.
Chi ha una disabilità – sia esso guidatore o passeggero, è sufficiente che possegga un veicolo – ha diritto a dei posti riservati che permettono la fruizione di luoghi e territori in maniera più agevole. Tali postazioni sono indicate dalle strisce blu, spesso c’è anche il simbolo della carrozzina.
Riservato, tuttavia, è un termine che nel Paese si comprende sempre meno: chiedere a 40mila persone, questo il report aggiornato, che si dichiarano falsi invalidi per ottenere il pass speciale. Tutto avviene sotto gli occhi di organi competenti, ma le stime dell’anno che sta per concludersi sono tutt’altro che migliorate: Vincenzo Falabella, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, parla di mancanza di rispetto generalizzata.
Racconta al Messaggero che, quando i posti non sono occupati, c’è sempre qualcuno pronto a prenderli di mira. “Spesso non hanno il pass dedicato, ma si infilano dove non dovrebbero. O peggio c’è anche chi ha il permesso, ma non ha la disabilità”. In tal senso, infatti, i dispositivi di lettura ottica presenti sul territorio – specialmente nelle ZTL – hanno controllato oltre 35mila tagliandi. Solo un terzo di questi è sembrato essere autentico. Vincono, dunque, ancora i furbetti del pass.
Sebbene le pene in tale ambito possono essere sempre più aspre. Falabella alza il tiro: “Non si vuole capire – sottolinea al Messaggero – che determinate persone hanno bisogno di spazi dedicati e vengono limitate ogni volta che si occupa un parcheggio ingiustamente“. Inoltre, sembrerebbe essere diventato ancora più semplice falsificare un contrassegno. Di recente è accaduto a una 67enne che aveva modificato la data di scadenza del tagliando, per lei è scattata la denuncia per contraffazione, ma a una prima occhiata il pass sembrava essere autentico.
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Serve una stretta, dice Falabella, parole che dovranno sicuramente arrivare all’orecchio di Matteo Salvini. Ministro dei Trasporti alle prese con le nuove modifiche del Codice della Strada, le quali dovrebbero avere anche un ulteriore riguardo per queste situazioni limite: questo si augura la FISH. Anche se gli ultimi report, per rimanere in tema, sottolineano che c’è ancora molta strada da fare.
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